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Adozione a distanza. Possiamo ospitare in Italia il bambino che sosteniamo?

Siamo una famiglia di sostenitori di un bambino del Kenya. Quest’anno io e mio marito andremo in ferie da fine agosto e stavamo pensando di regalare al bimbo una vacanza in Italia, proprio in occasione di quel periodo. Mio figlio sarebbe felice di conoscere il suo “fratellino” lontano. Siamo disposti a contribuire ai costi di viaggio e, ovviamente, a tutte le spese. Potete darci informazioni? – Risponde Ufficio SaD di Ai.Bi. 

Bomboniere solidali: quando qualità ed eleganza regalano un sorriso ai bambini abbandonati

“Eleganti e semplici allo stesso tempo: le vostre bomboniere ci rappresentano perfettamente!”. “Cartoncini ricevuti: grazie per la cortesia e l’attenzione”. I messaggi che riceviamo da chi sceglie le bomboniere solidali di Ai.Bi. testimoniano l’apprezzamento per il valore solidale della scelta e per la qualità dei prodotti e del servizio. Ancora una volta le bomboniere solidali di Ai.Bi. si confermano il modo migliore per condividere la gioia dei momenti più felici, non solo con parenti e amici, ma anche con i bambini abbandonati di tutto il mondo donando loro un sorriso. VISITA IL SITO DEDICATO

Il bello dell’adozione: ricevere un dono senza sceglierlo

Scusate ma la legge sull’adozione la conoscete? Si parte dal bambino, dai suoi bisogni, la centralità è su di lui e non su noi aspiranti genitori che se ce la sentiamo diciamo di si oppure di no. Non è altruismo o fare del bene ma aver compreso qual è lo spirito dell’adozione. Ad una madre che aspetta un figlio nessuno potrà dire se il figlio nascerà sano oppure no, eppure quando nasce e poi cresce e lo scopre non dice di no. Perché voi volete invece “scegliere”?

Siria. Gli abitanti di Aleppo prigionieri nella loro città assediata: 300mila persone avranno bisogno di tutto. Non possono essere abbandonati!

La seconda città della Siria, quella che una volta era la capitale economica del Paese, si avvia a diventare una prigione per i suoi stessi abitanti. Aleppo è stata interamente circondata dall’esercito regolare fedele al presidente Bashar al Assad e si prevede che nei prossimi mesi sarà praticamente impossibile sia entrare che uscire dalla parte orientale del centro abitato.

Barletta. “Dancing for Ai.Bi.”: le mani al cielo per dichiararsi contro l’abbandono dei bambini!

Dopo il tragico evento ferroviario che ha colpito la Puglia, la regione tutta si rialza e va avanti. È per questo che, dopo il rinvio di alcuni eventi che erano stati programmati per la stagione estiva, già prima di quel 12 luglio, i cittadini di Barletta si rialzano e scendono in pista per non dimenticare chi continua ad avere bisogno di aiuto: i bambini abbandonati.

 

I falsi di Fabrizio Gatti: presentata la prima querela contro la campagna diffamatoria de L’Espresso su Ai.Bi

Ai.Bi., Amici dei Bambini ha presentato querela penale per il reato di diffamazione contro la campagna portata avanti da L’Espresso con la pubblicazione (venerdì 8 luglio 2016 a firma di Fabrizio Gatti) dell’inchiesta dal titolo “Non liberate quei piccoli” all’interno del numero con copertina “Congo, italiani ladri di bambini”. Una querela di ben 91 pagine con 56 documenti allegati per dimostrare che le 11 pagine de L’Espresso sono “un coacervo di menzogne– si legge nella querela –  costruito sulla scientemente falsa costruzione di vicende in realtà svoltesi con modalità ben differenti da quelle indicate”.

Reggio Calabria: 10 bagni per 400 ragazzi costretti a dormire a terra. Intanto si ignorano migliaia di famiglie disponibili all’affido

Più di 300 migranti minorenni, tutti arrivati in Italia da soli sui barconi, hanno provato a dire “basta!”: basta essere abbandonati a se stessi, basta dover sopravvivere in condizioni disumane, basta restare rinchiusi come dei criminali in quello che viene impropriamente chiamato “centro di accoglienza”. Perché l’accoglienza, quella vera, è un’altra cosa.

Utero in affitto. Importante sentenza inglese: “La madre surrogata” va riconosciuta come la vera madre del bambino

La cosiddetta “madre surrogata” va riconosciuta come la vera madre del bambino che partorisce, e se lei non intende più consegnarlo ai “committenti” –benché uno di loro sia il genitore genetico e la donna che ha partorito non abbia alcun legame biologico con il bambino- le va riconosciuta la potestà genitoriale. Questo il succo di un’importante sentenza inglese, giudice Mrs Justice Russell, secondo la quale la donna protagonista della vicenda, Jane (nome di fantasia ndr), si è dimostrata “più capace di corrispondere ai bisogni fisici ed emotivi del bambino, nonostante non abbia alcun legame biologico con lui”.

Supporto già un bambino del Kenya tramite il Sostegno a Distanza. Come posso aiutare un bimbo siriano?

Sono una sostenitrice di un bambino del Kenya. Ho letto l’appello di Omar e della sua famiglia e vorrei aiutare i bambini siriani che stanno sopportando le atrocità della guerra. Credo molto nel potere delle donazioni e ora vorrei intervenire in questa emergenza umanitaria. Come posso offrire il mio contributo concretamente? – Risponde Ufficio stampa di Ai.Bi.