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Misna. Tra il 2015 e il 2016 arrivati finora 20 mila minori non accompagnati. Albano (Garante per l’infanzia) “Creare un albo dei tutori per le migliaia di ragazzi che arrivano soli sulle nostre coste”

Sono 13 mila i minori non accompagnati sbarcati nel nostro Paese nel 2015, e oltre settemila quelli arrivati nei primi cinque mesi di quest’annoChi si prende cura di loro? Nessuno. Per questo Filomena Albano (giudice della famiglia e neo garante per l’infanzia e l’adolescenza) chiede l’istituzione immediata di un albo dei tutori.

Cina. “Scarsa o nulla mobilità degli arti inferiori? Comunque vada, viene in Italia con noi” Ora, dopo due anni, Lixuan ci corre incontro felicissima di vivere

E’ stato un destino caparbio che ha portato Chiara Lixuan fino a noi anche quando pensavamo a una sorte diversa. Avevamo letto la sua storia tra quelle segnalate nella rubrica “Figli in attesa”: qualcosa si è acceso, quel giorno, dentro di noi”. Angelo e Nadia Tedesco, a distanza di due anni dal ritorno da Xi’An con Chiara Lixuan, 5 anni compiuti lo scorso aprile, riconoscono che quella bambina affetta da meningocele ancora da operare era già loro figlia.

Marocco, con la bella stagione arriva un regalo decisamente “estivo” per i ragazzi di Benslimane

Chi di noi non ha un paio di infradito con cui andare in piscina o in spiaggia? Per i bambini e i ragazzi abbandonati che vivono in istituto, anche questo semplice oggetto quotidiano è un piccolo sogno. Così, uno dei nostri sostenitori a distanza ha pensato di fare un regalo speciale ai ragazzi del centro Lalla Amina di Benslimane: a metà giugno, la referente di Ai.Bi. Marocco Daniela Ciliberti ha ricevuto  una fornitura di ciabatte, una per ogni ragazzo, pronte per essere utilizzate per una bella gita in piscina! SCOPRI I PROGETTI DI SOSTEGNO A DISTANZA IN MAROCCO

“Non voleva neppure darmi la mano ora non si addormenta se non mi sdraio al suo fianco”

Il primo anno con mio figlio è stato allucinante, è stato oppositivo da morire, e l’ho scritto anche qui sul forum, ero terrorizzata e mi sentivo in colpa per non sapere cosa fare. Solo ora che parla molto meglio l’italiano e si apre ci dice che lui aveva tanta paura e nostalgia dell’istituto del resto ci aveva vissuto fin dall’età di un mese. Ora quel bambino che mi rifiutava, la sera non si addormenta se non ci sono io a fargli le coccole.

Ai.Bi. allarga l’organico. Dai social network e la gestione dei sostenitori alle educatrici: la lotta all’abbandono si fa sempre più esperta e intraprendente

Sei un esperto di social network e ritieni che le nuove “piazze virtuali” possano contribuire alla lotta all’abbandono? O ti piace interagire con culture differenti, mantenendo al contempo i contatti con chi ha fatto della generosità un impegno costante? Oppure ancora sei un’educatrice pronta ad aiutare bambini fuori famiglia o donne in difficoltà? Amici dei Bambini è il posto che fa per te.

Vorrei organizzare una raccolta fondi per Ai.Bi. nella mia scuola: si può fare?

Sono Mariella, una maestra di scuola primaria e quest’anno in una mia classe c’era un alunno adottato. Durante la recita di fine anno scolastico ho avuto modo di parlare con i genitori del bambino. Sarebbe bello organizzare una raccolta fondi a scuola. L’idea è quella di realizzare un evento in cui vendere dolci fatti in casa e fare una donazione ad Ai.Bi. Cosa ne pensate? Mi date qualche consiglio? – Risponde Giuseppe Sollecito, Comunicazione e Raccolta fondi

Castellammare (Na). Genitori adottivi, “cooperatori” di Dio Salvatore

“Nel momento in cui adottano un bambino abbandonato, due coniugi diventano ‘cooperatori’ di Dio Salvatore”. Così Maria ed Enrico Gallozzi, del Gfl Campania, nel corso dell’incontro “La pietra scartata è divenuta testata d’angolo. Adozione: una meravigliosa esperienza poco conosciuta”, che si è tenuto a Castellammare di Stabia (Na), il 16 giugno, organizzato da Olga e Antonio Mormone dello Spazio Famiglia Ai.Bi.: una panoramica sull’adozione, dai suoi aspetti più spirituali a quelli psicologici, giuridici e sociali. LEGGI LA NEWS