Palma d’oro ai francesi: fanno più figli di tutti. E in Italia il crollo demografico non si ferma

culle vuote

L’Eurostat diffonde i dati riguardo alla fertilità e alla nascita di bambini negli stati europei per il 2014 dando la palma d’oro ai francesi.

Il rapporto dice, infatti, che il tasso di fertilità più alto d’Europa è quello della Francia, con 2,01 bambini nati per ogni donna. Il motivo per cui le donne francesi fanno più figli di quelle degli altri Paesi europei è che da diversi anni la Francia ha adottato una serie di politiche per aumentare gli aiuti alle famiglie con figli e incentivando le donne a non lasciare il proprio lavoro per occuparsi dei figli.

A partire da quando i bambini hanno due mesi, in Francia possono essere affidati agli asili: circa il 40% dei bambini sotto i due anni viene affidato a qualche servizio per l’infanzia, e circa il 92% di quelli tra i 3 e i 6 frequenta la scuola materna. In generale, le donne francesi sono incoraggiate ad affidare i propri figli ai servizi pubblici dedicati invece che a lasciare il proprio lavoro o a interromperlo.

Una legge del 2014 ha inoltre aggiunto sei mesi di congedo parentale a ogni coppia con un figlio, dando la possibilità anche all’altro genitore (solitamente il padre) di occuparsene, permettendo quindi alla madre di lavorare. Negli anni Sessanta e Settanta molti sostenitori del concetto di “famiglia tradizionale” sostenevano che una maggiore flessibilità nelle leggi sulla famiglia avrebbe portato a una diminuzione delle nascite: oggi però il tasso è più alto nei paesi europei in cui le donne lavorano, e più basso in quelli in cui stanno a casa.

In Italia invece il crollo demografico sembra non avere alcuna intenzione di fermarsi. Se già nel 2014 l’Istat certificò come i 509mila bambini nati nel corso di quell’anno rappresentavano il picco minimo di natalità mai registrato dal 1861, il 2015 con tutta probabilità ha fatto ancora peggio. Per la prima volta il 154 anni di storia unitaria, infatti, i nuovi nati potrebbero essere stati meno di mezzo milione.

Fonte: www.secondowelfare.it