Pan di Zucchero Ai.Bi. di Monghidoro. “Non solo scuola – #riSOCIALIZZIAMOci”

I minori del centro “Pan di zucchero” Ai.Bi. di Monghidoro, hanno potuto vivere esperienze immerse nella natura, lontani da video giochi e da telefonini, riscoprendo la gioia di stare all’aperto con momenti di aggregazione e socializzazione

 

Nell’ambito del progetto “Non solo scuola- #riSOCIALIZZIAMOci”, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla regione Emilia-Romagna, si sono svolti nel comune di Monghidoro, 8 incontri dedicati alla natura, con escursioni nell’Alpe, alla riscoperta della civiltà contadina e della musica popolare.

I ragazzini del doposcuola “i Talenti” del centro “Pan di zucchero” di Monghidoro, i bambini dei campi estivi e altri che si sono aggregati, hanno potuto così vivere esperienze immerse nella natura, lontani da video giochi e da telefonini, riscoprendo la gioia di stare all’aperto con momenti di aggregazione e socializzazione.

Il programma è stato realizzato attraverso la collaborazione con associazioni ed enti locali quali: Alpini, Piazza Coperta, Oltr’Alpe, E bene venga maggio, Comune e Parrocchia.

È stato un momento di grande ricchezza e sinergia, che ha reso possibile lenire ansie, paure e le conseguenze psicologiche della pandemia.

Tante le attività realizzate con i bambini

Il 5 agosto, con “Pettiniamo i prati”, i bambini e i volontari hanno trascorso il pomeriggio suddivisi in squadre, facendo a gara a chi avesse raccolto il maggior numero dei rifiuti che deturpano il parco del Castellaccio. È stata un’occasione per educare al rispetto e alla cura dell’ambiente attraverso il gioco.

Il 12 agosto in “Baita Alpini”, gli operatori di “E bene venga maggio” hanno animato il pomeriggio accompagnando bambini e ragazzi alla scoperta di alcuni strumenti a percussione, dei balli popolari antichi e delle filastrocche tratte dalla tradizione.

Il 19 agosto gli Alpini e i volontari dei “Talenti” hanno accompagnato piccoli e grandicelli lungo la vecchia mulattiera che collegava Monghidoro alla frazione di Piamaggio: 4 km di sentieri, tra rovi di more e nocciole, vecchi casolari e piccoli borghi ancora abitati. I ragazzini delle superiori sono stati impegnati nell’accompagnare quelli delle medie e delle elementari insieme agli adulti. Arrivati a destinazione è stato possibile visitare il Museo della Civiltà Contadina, con la guida di esperti che hanno saputo far immergere i bambini nel secolo scorso, in un passato ancora tanto evocato e curiosamente presente ancora, in altre culture. Un bambino ha scritto sul libro dei ricordi – mi sembrava di essere in Pakistan, da mio nonno…-.

Naturalmente, non è potuto mancare il momento di convivialità appositamente preparato nel cortile del museo.

Il 26 agosto gli operatori e i volontari di Oltralpe e di Ai.Bi. hanno impegnato i ragazzi in una bellissima gita a piedi, attraverso percorsi guidati sull’Alpe di Monghidoro fino alla vetta, il Monte della Croce. La giornata è stata allietata da momenti di pausa con giochi, nell’area dedicata e attrezzata (Il prato della Redeccia) non è mancato un pranzo all’aperto con un menù di crescentine.

Il 2 settembre con la presenza anche dei ragazzini dell’oratorio di San Lazzaro, si è partiti sempre alla volta dell’Alpe di Monghidoro per esplorare nuovi sentieri scoprendo vecchi mulini e rifugi. Tra giochi e rifocillamenti, i presenti hanno potuto scoprire, raccontata da un volontario, la leggendaria storia della Locanda del Fantormo, che un tempo si trovava sulla via alpina che collegava l’Emilia alla Toscana, la strada ancora esistente e percorsa insieme.

Il 9 settembre, infine, in Baita Alpini, l’associazione “E bene venga maggio”, con due educatori, ha condotto un interessantissimo incontro musicale. I ragazzi si sono cimentati con strumenti a percussioni producendo un momento musicale di gruppo. Una band dove ognuno doveva ascoltare l’altro per produrre suoni in armonia. Non solo musica quindi, ma attenzione al gruppo. La musica ha creato comunità.

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I centri servizi alla famiglia “Pan di Zucchero” di Ai.Bi. come quello di Monghidoro, sono luoghi di accoglienza e cittadinanza attiva, dove professionisti e volontari offrono gratuitamente spazi di socializzazione, supporto psicologico, educativo e aiuto compiti ai minori ed adolescenti che, già vulnerabili, rischiano di rimanere indietro rispetto ai loro coetanei. Attiva un Sostegno di vicinanza in Italia. Con 10 euro al mese puoi farlo!