Pan di Zucchero. Il diploma del “nostro Eric”. Un successo che rappresenta la speranza per tanti bambini che vivono nell’incertezza

La volontaria Mirella racconta l’orgoglio e la gioia per i progressi scolastici raggiunti da Eric: gradini di una scala che dal centro “I Talenti” di Monghidoro e porta verso il Futuro

Tra le tante difficoltà nel portare avanti le attività del centro Pan di Zucchero di Monghidoro, alcuni successi scolastici assumono un valore ancora più grande.
Così, quando il piccolo Eric è entrato al doposcuola de “I Talenti” con un diploma che attestava le sue abilità nelle tabelline, è stata una festa per tutti.
Nel raccontare i progressi dal bambino, Mirella, maestra in pensione e volontaria Ai.Bi., sottolinea il significato profondo che assumono questi obiettivi raggiunti: la speranza di poter dare un po’ di sicurezza a chi vive nell’incertezza delle proprie capacità e nella difficoltà a rapportarsi con gli altri.

Il dono dei Talenti

“Eccomi sono arrivato!”
Di chi è questa vociona che arriva dalle scale?
Si apre la porta e, nascosto da uno zaino più grande di lui, entra Eric, tutto sorrisi e voce, con capelli lisci e occhi birbanti.
Ma non è solo, c’è anche sua sorella, la placida Briana, che arriva senza fretta e che ha qualche anno in più di Eric.
A casa ci sono altri due fratellini più piccoli e una sorellina di pochi mesi.
La mamma non può accompagnarli, quindi la nostra cara volontaria, Graziana, si offre di accompagnarli al doposcuola e di farli rinascere.
Eric ama disegnare ed è preciso nel tratto e nell’uso del colore. Fa fatica a leggere, gli piacciono le favole e la sua maestra Stefania non lo molla.
Manda regolarmente i compiti ai volontari del centro, indica le giuste strategie per aiutarlo e le lezioni su cui insistere.
Neppure Graziana molla. Se Eric e Briana non si fanno vedere, si informa e telefona alla mamma e cerca di farle capire che è importante la frequenza scolastica e che il doposcuola può aiutare i bambini a svolgere i compiti, a recuperare e a rinforzare le loro abilità.
La mamma è tanto giovane e forse la scuola non è stata così importante nemmeno per lei e ora, tra pannolini e biberon non la considera certo una priorità. Ma a poco a poco sembra convincersi e la frequenza scolastica di Eric e Briana diviene più regolare.
Eric, con il suo vocione conquista tutti e così pure Briana che si dimostra abbastanza sicura nello svolgere le varie attività.
Il bambino col tempo impara a leggere, anche se un po’ stentatamente, ma la sua più grane conquista sono le tabelline.
Un giorno è arrivato al doposcuola con un diploma che attestava le sue varie abilità di calcolo ed è stata festa grande, festa per tutti!
Certe conquiste quanto più sono faticose più sono preziose, soprattutto perché costituiscono dei gradini di una scala che sale verso il futuro.
I progressi di Eric e di ogni altro bambino o bambina, non sono solo l’orgoglio di essere riusciti a raggiungere un obbiettivo, ma rappresentano anche la speranza di poter dare un po’ di sicurezza a chi vive nell’incertezza delle proprie capacità, nella difficoltà a rapportarsi con gli altri, nella precarietà derivante dal trovarsi in un ambiente estraneo.
Evviva Eric, quindi! Evviva a questo “Omarino” a cui auguriamo di cuore di diventare un grande uomo, più che un uomo grande.

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