Parigi. Le due bimbe che fanno vergognare la Francia: bloccate per giorni in aeroporto

aeroportoDue bambine di 6 e 3 anni strappate ai genitori e tenute per giorni, da sole, nella zona di detenzione di un aeroporto. È successo a Parigi, dove le lungaggini burocratiche hanno portato due bimbe così piccole a essere confinate nello stesso luogo destinato ai sans-papiers, le persone a cui viene negato l’ingresso nel Paese.

Andréane e Fanta sono le protagoniste di questa assurda vicenda: una disavventura comune che nasce da due storie diverse.

Andréane ha 6 anni,  è francese, ma vive in Camerun con la nonna. È sbarcata da sola allo scalo parigino di Roissy – Charles de Gaulle dopo un lungo viaggio. Appena scesa dall’aereo pensava di poter iniziare una bella vacanza estiva con la mamma – anche lei francese, ma residente nella regione di Parigi – e invece si è trovata a essere trattenuta dagli agenti di polizia. Sospettavano che avesse un passaporto falso: non l’hanno riconosciuta nella foto e hanno fatto aprire una procedura per furto di identità. Per ristabilire la verità sono stati necessari 4 giorni, fino al momento in cui, al tribunale di Bobigny, la bambina si è lanciata senza esitazione tra le braccia della sua mamma. È servito addirittura che la piccola riconoscesse tutti i suoi compagni di scuola, indicandoli uno per uno su una foto, affinché il giudice stabilisse, finalmente, che il suo passaporto non era falso.

Ancora più drammatica la storia di Fanta, 3 anni, ivoriana. Lei è giunta a Parigi accompagnata dal papà, migrante regolare, intenzionato a metterla in salvo per evitarle l’infibulazione, una pratica ancora tristemente diffusa in Costa d’Avorio. Questa volta il passaporto falso c’era ed era proprio dell’uomo, nonostante i suoi documenti italiani fossero regolari. Ci sono voluti 5 giorni per accertare che costui era davvero il padre di Fanta e che la piccola non era stata sequestrata dal suo accompagnatore. In difesa dell’uomo, giustamente preoccupato per il pericolo che sua figlia correva nel loro Paese d’origine, è intervenuta anche l’associazione “Educazione senza Frontiere” che si chiede “chi non si sarebbe comportato  come questo papà nella stessa situazione, sapendo che per ottenere dei documenti ci vogliono anni?”.

Quelli di Andréane e Fanta purtroppo non sono casi isolati, ma soltanto gli ultimi di una lunga serie. Secondo i dati forniti dalla polizia di frontiera della capitale francese, sono almeno 400 i bambini che fino a oggi sono stati trattenuti nella zona per sans papiers dell’aeroporto di Roissy. Le vicende delle due bambine hanno particolarmente indignato le associazioni per la difesa dei migranti e sono ora al centro di altrettante inchieste.

 

Fonte: il Fatto Quotidiano