Pellegrinaggio a Međugorje di Ai.Bi. Puglia e Campania: sul Krizevac la via Crucis per i bambini abbandonati

medjugorje_gospa“Non eravamo a Međugorje spinti da bisogni e richieste ‘personali’. Nessuno pregava per se stesso ma solo e soltanto per il bambino abbandonato. Siamo andati a Međugorje per chiedere al Signore sostegno e forza in questo momento di grande difficoltà per le adozioni internazionali”. E’ ancora emozionato Antonio Gorgoglione,  coordinatore regionale di Ai.Bi. Puglia, nel raccontare il pellegrinaggio effettuato tra il 10 e il 14 luglio a Međugorje a cui hanno partecipato 40 famiglie, di cui 4 adottive e 1 in “attesa” . Un viaggio nella preghiera che ha riunito il gruppo Ai.Bi della Puglia e della Campania.

“Abbiamo sentito l’esigenza di riunirci in preghiera sulla collina delle apparizioni, Podbrdo – continua Gorgoglione -, per chiedere alla Madonna non solo di continuare a infondere speranza e fiducia nei bambini in difficoltà in futuro migliore, ma anche di illuminare i governanti e chi può in questo momento può decidere delle sorti dei più fragili: i minori abbandonati e in attesa di una mamma e un papà che li accolga”.

Un’esperienza spirituale e umana “unica nel suo genere – continua Gorgoglione – perché concepita fin dal suo nascere come una processione in cui preghiera e meditazione fossero rivolte e dedicate al bambino abbandonato. E così è stato: durante la via Crucis sul Krizevac, ad ogni stazione abbiamo pregato per ogni bambino in difficoltà

La cosa più emozionante è stata “la spontaneità delle meditazioni – aggiunge – delle intenzioni che ognuno di noi recitava ad alta voce. E’ stato un momento di grande compartecipazione nel corso del quale il tema della ‘vita’, della sua difesa è nata spontaneamente da stazione in stazione. Ed ecco che i nostri pensieri sono andati anche alle mamme in difficoltà e vulnerabili”.

C’è stato anche un momento ‘esclusivo’ delle famiglie adottive “quando sulla collina delle apparizioni – conclude Gorgoglione – davanti alla Statua della Madonna abbiamo  intonato la coroncina della divina misericordia: a lei abbiamo affidato tutti i nostri figli, anche e soprattutto quelli ancora in attesa di una famiglia