Perché sono in così pochi a fare “affari” sulla pelle dei bambini?

comunicatoSi riporta di seguito il comunicato stampa con cui il Tavolo Nazionale Affido prende posizione sulle inchieste di Panorama, uscite nei mesi scorsi, relative al presunto “business” dell’affido familiare.

 

IL “NON BUSINESS” DELL’AFFIDO FAMILIARE

Le Organizzazioni del Tavolo Nazionale Affido esprimono la loro profonda preoccupazione

per quanto pubblicato dal periodico “Panorama” – negli ultimi mesi ed in diverse occasioni – in

merito ai bambini e ai ragazzi temporaneamente allontananti dalla loro famiglia d’origine a scopo di

tutela ed accolti in affido familiare.

Quanto contenuto negli articoli in questione è – a nostro parere – fuorviante e non favorisce né

un costruttivo ed utile approfondimento e confronto in merito alle questioni poste né la corretta

conoscenza della situazione allontanando possibile famiglie disponibili all’accoglienza.

In particolare, permane a nostro parere un contenuto comunicativo non condivisibile e

un’intenzionale reiterata e generalizzata denigrazione delle esperienze e delle risorse di accoglienza

– continuando peraltro a confondere tra loro l’esperienza di affidamento di un bambino o un

ragazzo ad una famiglia (l’affidamento familiare) e l’accoglienza in comunità.

Panorama accusa ripetutamente queste realtà di sottrazione di minore e le delinea quali luoghi

impropri, disattenti, scarsamente qualificati e soprattutto finalizzati a “fare affari sulla pelle dei

bambini” perché conniventi con le Autorità preposte alla tutela ed alla protezione dei minorenni (i

servizi sociali dell’ente pubblico, la magistratura minorile). Laddove si avesse notizia certa di

situazioni di illegalità – evenienza che purtroppo accompagna ogni ambito dell’attività umana – è

doveroso denunciarle. Rappresentare l’esistenza di una diffusa corruzione è invece quanto mai

errato. Il sistema italiano dell’accoglienza minorile ha bisogno di crescere e migliorare e più volte il

Tavolo Nazionale Affido e le singole organizzazioni che lo compongono sono intervenute

indicando i concreti passi da compiere. Riteniamo tuttavia che la modalità giornalistica utilizzata da

Panorama per trattare tematiche così importanti e complesse, sia decisamente infamante e

soprattutto non dica e non sostenga la verità.

Non sono corretti infatti – perché non rispondenti al vero – i dati citati circa il numero dei

minorenni fuori famiglia: l’ultimo dato ufficiale comunicato dal Ministero del lavoro e delle

politiche sociali dice che i minorenni fuori famiglia sono poco meno di 30.000 di cui circa un quarto

presso i parenti, un quarto in affidamento a famiglie non consanguinee e la restante metà in

comunità.

A quale fonte si è riferito il periodico “Panorama” per dire che sono 50.000 i minorenni fuori

famiglia?

Non sono rispondenti al vero gli importi citati circa l’entità del contributo alle famiglie

affidatarie. Nel sistema italiano, la famiglia affidataria ha un contributo mensile, a titolo di rimborso

per le spese relative al del bambino accolto e non di retribuzione, che in buona parte dei casi oscilla

tra i 300 e i 400 euro mensili, e solo in alcuni casi raggiunte un importo di circa 500/600 € al mese.

In molti casi anche questo contributo non è né riconosciuto né erogato, specie al Centro-Sud.

Inoltre, e per chiarezza, le Organizzazioni aderenti al Tavolo Nazionale Affidi sostengono da

sempre l’obbligo dello Stato di garantire il diritto di ogni minorenne a vivere in famiglia a partire

dalla propria (in applicazione della legge 149/01) attraverso politiche attive di sostegno sociale,

psicologico, economico e relazionale a tutte le famiglie con particolare attenzione alle situazioni di

maggior fragilità e vulnerabilità.

Così come sostengono da sempre l’obbligo delle Procure per i minorenni di vigilare

attentamente sulle strutture di accoglienza, secondo quanto contenuto anche nel 6° Rapporto

sull’attuazione della Convenzione ONU dei Diritti dell’Infanzia in Italia redatto dal “Gruppo CRC”

a cui hanno contribuito anche diverse organizzazioni del Tavolo.

E ancora riteniamo sia compito irrinunciabile dello Stato e della Conferenza Stato-Regioni

dotarsi di un sistema omogeneo di rilevazione dei dati relativi ai minorenni fuori famiglia al fine di

garantire positiva implementazione della “Banca Dati” nazionale.

Non c’è dunque alcuna sottrazione, connivenza o indebita copertura da parte delle

Organizzazioni da tempo impegnate per la costruzione ed il sostegno di idonee risposte di

accoglienza per i minorenni temporaneamente fuori famiglia.

Per questa ragione – ed al fine di favorire un reale e proficuo confronto – auspichiamo un

incontro tra la Direzione del periodico “Panorama” e una rappresentanza del Tavolo Nazionale

Affido.

 

Le Associazioni e Reti del Tavolo Nazionale Affido.

AIBI (Associazione Amici dei Bambini), ANFAA (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e

Affidatarie), Ass. COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII, Ass. FAMIGLIE PER L’ACCOGLIENZA, BATYA

(Associazione per l’Accoglienza, l’Affidamento e l’Adozione), CAM (Centro Ausiliario per i problemi

minorili), CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), COORDINAMENTO AFFIDO

ROMA (Coordinamento degli Organismi del Privato Sociale iscritti all’albo per l’affido del Comune

di Roma), COREMI – FVG (Coordinamento Regionale Tutela Minori del Friuli Venezia Giulia),

PROGETTO FAMIGLIA (Federazione di enti no-profit per i minori e la famiglia), UBI MINOR

(Coordinamento Toscano per la tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi).

 

Il Comunicato è sottoscritto anche da: Ass. NAZIONALE FAMIGLIE NUMEROSE, Ass. COMETA.