Perdona tutto il male ricevuto e che la terra ti sia lieve

Sgomento e impotenza suscita il gesto della tredicenne di Roma, suicida nella sua cameretta. Bullismo, disagio, paure inconfessate… nulla riuscirà mai a spiegare il dolore insondabile di un cuore smarrito e di una vita spezzata

Per un paio di giorni si verseranno i canonici “fiumi d’inchiostro”, non lesinando particolari che nulla hanno a che vedere con i fatti ma che arricchiscono il quadretto. Come se si trattasse di una storia da raccontare: la cameretta… la palazzina… la frangetta… i bigliettini con i disegni…

Roma, suicida una adolescente di 13 anni

Per carità, ognuno trova la sua strada per veicolare il messaggio e, magari, provare a dargli un senso. Ma la realtà è il cavo elettrico reciso, il nodo per attaccarlo alla mensola e l’altro per stringerlo al collo. Poi più nulla. Se non le grida della madre che, tornata da un lavoro poco prima di mezzanotte, ha scoperto il corpo della figlia.
Sono accorsi i vicini, hanno tentato di rianimarla, prima loro, poi con l’aiuto del personale dell’ambulanza, ma la vita di questa adolescente di 13 anni della periferia romana si era già spezzata per sempre.

Gli inquirenti hanno sequestrato il telefonino e il pc, per valutare se qualcosa, attraverso i social, possa avere spinto verso questo gesto. Qualche parente ha parlato di una ragazza che ultimamente veniva “bullizzata”, anche se bisogna fare molta attenzione a questo termine, che viene usato con facilità. Ci sarà modo e tempo per approfondire anche questo aspetto da parte delle autorità.

Il mistero di una tragedia a Roma, suicida senza una risposta possibile per chi rimane

Di sicuro, dei problemi pregressi esistevano, visto che la ragazza, in seguito a una segnalazione della scuola alla Procura dei minori, era seguita dagli psicologi dell’Umberto I. In passato – riporta il Messaggero – c’erano stati atteggiamenti autolesionisti, tagli sulle braccia e sulle gambe, a segnalare un disagio, ma più recentemente non sembra ci fossero stati altri segnali.
Anzi, raccontano le insegnanti, sempre citando il Messaggero: “Sembrava felice e che avesse superato i problemi dello scorso anno”. Eppure, nello spazio di un attimo, seguendo dei pensieri che per sempre se ne sono andati via con lei, una sera ha deciso di prendere un cavo elettrico e togliersi la vita.
Le uniche parole umanamente possibili, le ha scritte sua madre su Facebook: “Perdona tutto il male ricevuto e che la terra ti sia lieve”.