Perù. Il Covid ha creato migliaia di nuovi orfani

Il Perù è uno dei Paesi in cui il Covid ha colpito con maggiore durezza. Si calcola che la malattia abbia creato 100 mila nuovi orfani, che il governo prova a sostenere, ora, con aiuti economici e supporto psicologico

Per fortuna, in gran parte del mondo, la pandemia da Covid-19 non è più lo spauracchio terribile che era fino a qualche mese fa. Certo, la malattia c’è ancora, e ancora provoca morti e ricoveri, ma non come in passato. Questo passato, però, non è per nulla dimenticato, né nella mente di chi l’ha vissuto, né nei suoi effetti concreti. In Perù, più che altrove nel mondo, gli effetti hanno creato quella che il quotidiano francese Le Mondo definisce un “generazione di orfani”. Perché nel Paese sudamericano il Covid ha colpito con il più alto tasso di mortalità rispetto alla popolazione dell’intero pianeta. I decessi sono stati oltre 212 mila, in particolare nella capitale Lima, una città da 10 milioni di abitanti. Queste morti, secondo una studio pubblicato sulla rivista The Lancet, hanno lasciato circa 100mila bambini orfani di uno o di entrambi i genitori: anche in questo caso si tratta del dato peggiore nel mondo.

Il sostegno del governo per i nuovi orfani

I bambini e ragazzi che hanno perso entrambi i genitori, nella maggior parte dei casi vengono presi in casa dai parenti, anche lontani, mentre il ricorso alle strutture d’accoglienza è tenuto come l’ultima, estrema alternativa.
Davanti a questa situazione, il governo è intervenuto lanciando un programma di sostegno psicologico, da un lato, e di aiuto economico, dall’altro.
Sul primo versante, il programma nazionale per il benessere familiare (Inabif), istituito dal governo peruviano, mira ad accompagnare le famiglie che si trovano in questa situazione con progetti dedicati e il supporto di professionisti.
Per il lato economico, invece, il sussidio ammonta a 200 sol (50 euro) per ogni bambino, non una grossa cifra ma sicuramente un aiuto importante per le famiglie più povere.
Il problema è che, dopo due anni che questa misura di sostegno è entrata in vigore, ci sono famiglie che non hanno ancora ricevuto nulla: come riporta l’articolo di Le Mondo, tradotto da Internazionale: “A Villa Maria del Triunfo, un altro quartiere svantaggiato a sud di Lima, le famiglie colpite dalla pandemia sono molte. Qui però nessuno ha visto una qualsiasi forma di aiuto statale”.
Il problema è che per ottenere il denaro bisogna presentare un certificato di morte in cui venga specificato che la causa è stata il Covid-19: molte persone, però, sono morte in casa propria senza una diagnosi ufficiale e, dunque, la famiglia non riesce a ottenere il sussidio.

Il diritto di essere figli

Le storie riportate da Le Monde sono tante, tra chi lamenta la mancanza di aiuti e chi, invece, si dice grato per il sostegno, economico e psicologico, che il governo e alcune associazioni hanno cercato di organizzare.
Quella che rimane, però, è questa “generazione di orfani” che si è trovata all’improvviso a doversi inventare un nuovo futuro, nel quale ritrovare quel diritto a essere figli che nessun sussidio, per quanto provvidenziale, potrà assicurargli.