Perù. “Vivevano in simbiosi quasi fossero gemelli: che fatica cercare di separarli”

perù 1La prima cosa che ha fatto Aldair, 8 anni, il giorno in cui ha incontrato i genitori, in Perù, è stata quella di guardare attentamente le scarpe di papà: appena le ha viste si è aperto in un sorriso.  Erano le stesse che indossava in una foto inviata per posta mesi prima e così si è detto: “Ma allora è davvero lui, è arrivato papà!” A raccontare sono Daniele e Raffaella che ricordano ancora commossi quei momenti in cui Aldair e Yasmin, la sorella maggiore di 10 anni, visti varcare la soglia dell’istituto sono corsi incontro ai genitori, saltando in braccio alla mamma.

Oggi Aldair e Yasmin vivono in una cittadina dell’hinterland milanese, in una villetta con un po’ di giardino intorno e tanti gatti. Sono arrivati in Italia il 30 settembre dopo 39 giorni di permanenza in Perù.

Si sentono liberi e felici di giocare all’aperto – dicono mamma e papà –  : l’idea di famiglia sta nascendo adesso: non avevano neanche la più vaga idea di cosa significasse!”.

Aldair ha il carattere riservato e l’adorazione per il papà;  Yasmin è più aperta e matura per la sua età, molto legata alla mamma, tanto attesa e desiderata.  “I bambini sono sempre stati insieme in un hogar di Arequipa, poi l’ultimo mese prima dell’incontro sono stati trasferiti a Lima in un altro istituto. Erano e sono inseparabili  – dice Raffaella – . Quando li abbiamo incontrati ci siamo resi conto che i nostri figli vivevano in simbiosi, quasi fossero gemelli! Piangeva uno, piangeva l’altra, a uno piaceva o non piaceva un cibo, idem per l’altra e così via. Il nostro lavoro adesso è di cercare di separarli, in senso positivo, ovvero facendo crescere le loro individualità e i loro interessi personali”.

Tutto questo per dire che Yasmin e Aldair hanno da sempre fatto ‘famiglia’: hanno sempre contato sulle proprie forze e, insieme, sono sopravvissuti questi anni fino all’arrivo di mamma e papà.

Un giorno, dopo un rimprovero al maschietto – ricordano i genitori- la sorella cercava di consolarlo e di proteggerlo da noi, così che ci siamo dovuti trasferire con il bambino in un’ altra stanza per far capire a entrambi il ruolo dei genitori. Aldair ha pianto tantissimo, ha versato tutte le lacrime che aveva in corpo ma dopo quell’episodio ha cominciato a capire le differenze”.

Daniele e Raffaella sanno anche che nel primo istituto i loro figli hanno a volte patito la fame e ricevuto, negli anni, alcune punizioni : “Piano piano affiorano questi ricordi assieme anche a episodi più belli, per così dire – raccontano – Dobbiamo far loro capire che certe cose non si fanno mai, a maggior ragione con i bambini”

In Perù è iniziata la vera vita della nuova famiglia: a Lima, dopo una bellissima festa di saluto con tutti i bambini dell’istituto, Daniele, Raffaella, Aldair e Yasmin si sono trasferiti in un appartamento.

Dal 27 agosto abbiamo iniziato a fare tutto ciò che è normale: andare a far la spesa, occuparsi della casa, incontrare persone, andare al parco, tutte cose cui i bambini non erano abituati – dice Raffaella – . Un giorno abbiamo comprato dello yogurt al supermercato e entrambi ci hanno ringraziato come se avessimo fatto chissà che cosa”.

Il legame d’amore tra genitori e figli si sta rafforzando ogni giorno che passa. “Yasmin mentre si fa la doccia e i vetri si appannano mi scrive frasi come ‘Mamma sei la migliore’ oppure ‘Sei la mia preferita’ – dice ridendo Raffaella – così che le rispondo: ‘Anche quando ti sgrido?‘. E lei dice subito ‘Sì,sì sei la migliore! Aldair è un po’ più musone ma riflette e ragiona, poi si pente anche! I bambini insomma hanno bisogno anche di questo, perché vogliono essere guidati e compresi”.

In questo periodo i bambini sono ancora a casa con la mamma, accolti e coccolati dai nonni, dagli amici e dai vicini di casa.

Verso fine anno pensiamo di iniziare la scuola – concludono Daniele e Raffaellaper dare loro la possibilità di fare amicizia ed entrare completamente nella ‘routine’ dei bambini. E poi magari andremo anche in piscina. In Perù siamo andati tutti insieme e per loro era la prima volta : era sempre difficile tirarli fuori dall’acqua!