Piano Mattei per l’Africa. C’è un primo testo

Dopo un anno del primo annuncio, il Consiglio dei ministri stabilisce le linee strategiche del Pano Mattei per l’Africa. La richiesta di Ai.Bi. di inserire nel piano il tema della Natalità e Adozione Internazionale

Il Governo italiano vuole rafforzare i suoi legami con l’Africa e contribuire allo sviluppo del continente, con l’obiettivo di prevenire le cause delle migrazioni irregolari. Questa è la visione che sta alla base del piano Mattei per l’Africa, un progetto che prende il nome dal celebre imprenditore e politico italiano, che è stato approvato in consiglio dei ministri come decreto legge.

La cabina di regia e la struttura di missione

Il decreto legge, composto da sette articoli, prevede l’istituzione di una cabina di regia che sarà presieduta dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in qualità di vicepresidente.
La cabina di regia coinvolgerà anche gli altri ministri, il presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, il direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, i presidenti dell’Ice-Agenzia, della Cassa depositi e prestiti e della Sace, oltre a rappresentanti di imprese pubbliche, università, ricerca, società civile, terzo settore ed esperti nelle materie trattate.
A supporto della cabina di regia ci sarà una struttura di missione, composta da due unità dirigenziali di livello generale, due unità dirigenziali di livello non generale e 15 unità di personale non dirigenziale, scelte tra la presidenza del Consiglio e le altre amministrazioni pubbliche. La spesa prevista per il funzionamento della cabina di regia e della struttura di missione è di circa 2,6 milioni di euro.

La proposta di Ai.Bi.

In questo contesto, si inserisce la proposta di Ai.Bi. di declinare il Piano Mattei per l’Africa, in un Piano Mattei per i bambini africani. Una formula che, inoltre, potrebbe aiutare l’Italia a passare dall’inverno demografico in cui si trova da anni a una ipotetica primavera demografica.