Risparmio energetico. Ecco come sarà il nostro inverno: con 19 gradi in casa occorre “tirar fuori” i maglioni!

Ridurre la durata della doccia; abbassare il fuoco dopo l’ebollizione; utilizzare lavastoviglie e lavatrice a pieno carico; non lasciare in stand by TV, decoder, DVD; ridurre le ore di accensione delle lampadine… Tutti i consigli del Ministero della Transizione Ecologica per ridurre i consumi

I rincari energetici sono da giorni al centro del dibattito politico (oltre che nei discorsi preoccupati delle famiglie…). Il Governo è al lavoro su un nuovo decreto aiuti, che non è ancora stato ufficializzato, ma, nel frattempo, ha emanato un documento in cui il Ministero della Transizione ecologica indica diversi consigli e accorgimento per ridurre i consumi, soprattutto in vista dell’inverno.
Il documento di 15 pagine, che si può scaricare dal sito del ministero, punta a una riduzione dei consumi, con azioni amministrative, di 5,3 miliardi di metri cubi di gas nel periodo 1 agosto – 31 marzo (rispetto ai consumi dell’anno scorso) puntando su due fattori principali: la massimizzazione della produzione di energia da fonti alternative al gas e la riduzione dei consumi da parte di famiglie e imprese.

Riscaldamenti accesi per 15 giorni in meno e per un’ora in meno al giorno

Il grosso dei risparmio dovrebbe arrivare dall’abbassamento delle temperature, fissate, ora, a 17 gradi per “edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili” e 19° per “tutti gli altri edifici”. Ridotto anche il periodo di accensione dei riscaldamenti, che avverrà 8 giorni dopo la data utilizzata negli ultimi anni e terminerà 7 giorni prima. Prevista anche un’ora in meno al giorno di accensione dei riscaldamenti per abitazioni e uffici. Orari e date cambiano a seconda delle Zona in cui è suddiviso il territorio italiano. Queste, nel dettaglio, le indicazioni contenute nel piano:
Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
Zona F: nessuna limitazione.

Queste misure non coinvolgono edifici destinati ad attività sensibili come, per esempio, le RSA e gli ospedali. Secondo il Ministero, seguire queste nuove regole permetterebbe di risparmiare 3,2 miliardi di metri cubi di gas.

Accorgimenti da adottare da parte di tutti i cittadini

Ulteriori 2,7 miliardi di metri cubi di gas potrebbero essere risparmiate, invece, da una serie di “misure comportamentali (a costo zero)” che il Ministero suggerisce a tutti i cittadini (e sulle quali non sono mancate le ironie, essendo spesso, per fortuna, azioni che già tanti mettono in atto o che, con tutta la buona volontà, incidono davvero poco sui consumi). Tra i comportamenti suggeriti ci sono: “La riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.”