Più salute per le donne di Kinshasa: concluso il progetto “Obiettivo salute”

sensibiliz 12.01_400Il futuro dell’Africa è donna. Con questa consapevolezza nella Repubblica Democratica del Congo, Amici dei Bambini insieme all’associazione Nova hanno realizzato il progetto «Obiettivo salute materna in Rdc», finanziato dalla Regione Veneto.

Iniziato a febbraio 2013 si concluderà il 31 marzo 2014. Quattro i punti dell’intervento. Primo. E’ stata curata la ristrutturazione dell’ospedale Maman Koluto, ubicato nel quartiere Makala della capitale Kinshasa. In particolare è stata rimodernata la sala parto, dotata anche di nuove attrezzature e allestita una sala travaglio. Secondo. E’ stato organizzato un corso di formazione professionale per medici e infermieri che lavorano all’interno dell’ospedale. Terzo. E’ stato aperto all’interno dell’ospedale un centro di ascolto per donne. Quarto. Da pochi giorni si è conclusa l’ultima fase del progetto, che prevedeva quattro seminari di sensibilizzazione alle donne su Diritti e salute.

Una madre informata, metterà al mondo figli più sani. Saprà difendere se stessa e la sua famiglia da malattie come il tifo e l’Aids. Lotterà per garantire ai suoi bambini l’accesso a scuola.

I seminari hanno fornito alle donne informazioni essenziali su igiene corporea; salute riproduttiva; trasmissione delle malattie sessualmente trasmissibili; metodi di contraccezione; pianificazione e gestione familiare.

Grande l’interesse mostrato delle partecipanti, diverse per età e istruzione. Alcune erano convinte che per impedire una gravidanza bastasse mettere un braccialetto di paglia al polso. Molte ignoravano l’esistenza di malattie sessualmente trasmissibili al di fuori dell’HIV. Qualcuna sosteneva che i preservativi servano solo come metodo contraccettivo, e non come protezione dalle malattie infettive.

Al termine degli incontri sono stati distribuiti depliant di divulgazione delle informazioni acquisite, prodotti per l’igiene femminile e per la protezione della salute personale. Per creare un atmosfera più conviviale, la formazione prevedeva anche la distribuzione di bevande e cibo.

Con la certezza che in Congo per ogni donna informata ci sono almeno 5-6 figli ‘salvati’, il progetto si concluderà in Italia nelle prossime settimane con una mostra fotografica e un evento di sensibilizzazione previsto all’interno di una scuola di Mestre.