Potenziato l’Assegno Unico per le famiglie con figli disabili

Assegno Unico: il governo equipara importi base e maggiorazioni per i figli disabili fino a 21 anni a quelle per i figli minorenni, fino a un massimo di 280 euro. Inoltre, aumenta a 120 euro la maggiorazione transitoria per i nuclei con ISEE sotto i 25mila euro e almeno un figlio disabile a carico

Dopo le varie precisazioni che si sono susseguite nei mesi per chiarire alcuni aspetti della nuova misura dell’Assegno Unico, soprattutto in relazione alle coppie divorziate o alla possibilità anche per i nonni di richiedere l’assegno, arriva, ora, il primo vero restyling che modifica alcune norme in relazione alle famiglie con figli disabili. Le modifiche sono contenute nel Decreto Semplificazioni fiscali approvato dal Consiglio dei Ministri e vanno a toccare sia i criteri per la determinazione dell’assegno, sia gli importi per i nuclei con ISEE fino a 25.000 euro.

Figli disabili maggiorenni fino a 21 anni equiparati ai minorenni

Il primo intervento equipara, per il 2022, i figli disabili di qualsiasi età ai figli minorenni (per i quali l’importo dell’assegno va da 175 euro, con ISEE sotto i 15mila euro, a 50 euro con ISEE sopra i 40 mila euro), inoltre, al momento sempre limitatamente al 2022, l’importo della maggiorazione mensile fissa prevista per ciascun figlio minorenne con disabilità viene esteso anche ai figli disabili maggiorenni al di sotto dei 21 anni (per i quali, finora, era prevista una maggiorazione fino a 80 euro). Il valore dell’indennità diventa quindi, per tutti i figli con disabilità sotto i 21 anni, di 105 euro al mese in caso di non autosufficienza, 95 euro in caso di disabilità grave e 85 euro per disabilità media.
A conti fatti la differenza è piuttosto significativa: considerando gli importi massimi, prima dell’intervento per un figlio disabile maggiorenne si potevano ottenere 85 euro di importo base e 80 euro di maggiorazione. Oggi si arriva a 175 euro di base e fino a 105 euro di maggiorazione. In totale: 280 euro contro i 165 precedenti. Una differenza di 115 euro su base mensile che sicuramente può dare un respiro maggiore alle famiglie con figli disabili maggiori di 18 anni.
Per i figli maggiorenni a carico sopra i 21 anni, invece, la maggiorazione non è prevista, mentre è valida la variazione dell’importo base fino a 175 euro. Ma va tenuto conto che, a questo misura, si può cumulare la detrazione per familiare a carico maggiore di 21 anni.

120 euro per le famiglie con almeno un figlio disabile e ISEE sotto i 25mila euro

L’altra modifica sostanziale interviene, invece, sull’articolo 5 del Dlgs 230 e riguarda la maggiorazione transitoria triennale prevista per i nuclei familiari con ISEE al di sotto dei 25.000 euro: per l’anno 2022 le nuove disposizioni previste aumentano a 120 euro l’importo mensile che spetta ai nuclei in cui è presente almeno un figlio disabile a carico.
Ricordiamo, al di là delle modifiche, che c’è tempo ancora fino al 30 giugno per presentare la domanda di Assegno Unico, corredata di ISEE (o presentare l’ISEE, per chi ha già fatto la domanda senza questo documento), e vedersi riconoscere anche tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo. Le domande inoltrate dall’1 luglio in poi riceveranno l’Assegno Unico solo a partire dal mese successivo alla presentazione.