Prezzo gas: a gennaio previsto un calo fino al 30%

Buone notizie per le famiglie: il prossimo aggiornamento dei prezzi del gas relativo al mese di gennaio dovrebbe riservare ribassi fino al 30% in meno. Merito delle basse temperature e dei livelli di stoccaggio più alti della media

Prosegue l’altalena del prezzo del gas: dopo mesi di risalite, improvvise discese, seguite da nuovi rialzi, le notizie che arrivano per il mese di gennaio sono positive: secondo le più recenti previsioni, ai primi di febbraio, quando è previsto il nuovo aggiornamento (ormai su base mensile) dei prezzi, il calo potrebbe raggiungere percentuali notevoli che arriverebbero al 30 – 35% in meno.

Prezzo gas in discesa, sulla scia di quanto già successo per la luce

Dopo il – 19,5% segnato dalle tariffe della luce, quindi, per fine mese anche il gas potrebbe riservare buone notizie per le famiglie, concedendo una tregua (quanto lunga è difficile da pronosticare) al “peso” che le bollette hanno ormai assunto nei bilanci familiari.
Basandosi sui prezzi di riferimento mensili, il calo non può ancora essere quantificato con precisione: molto dipenderà, infatti, dalle temperature medie dei prossimi 10 giorni e i conseguenti consumi. Proprio le temperature meno rigide che hanno caratterizzato l’inverno in tutta Europa, infatti, sono alla base del calo dei prezzi di riferimento sul mercato, dove a inizio ottobre la componente gas “costava” ancora 140 euro MWh mentre ora si aggira poco sopra i 50.

Temperature miti e minore richiesta dell’industria alla base del calo prezzo gas

È vero che le previsioni danno un generale abbassamento delle temperature, ma basandosi proprio sull’andamento dei prezzi e su quanto avvenuto nella prima metà del mese, è piuttosto sicuro pronosticare il sostanziale calo all’arrivo del prossimo aggiornamento di fine mese.
Anche perché, come sottolinea Repubblica riportando il parere di Bank ok America, oltre al meteo, un fattore determinante nell’abbassamento delle tariffe è stato la minore richiesta di energia da parte dell’industria. Gli stoccaggi in Ue sono a un livello del 25% superiore alla media di gennaio e questo ha tranquillizzato non poco il mercato e, di conseguenza, fatto scendere i prezzi.
La speranza di tutti è che questo andamento possa continuare e che, magari, possa presto contare anche sul miglioramento della situazione internazionale, con il ritorno della pace in Ucraina.