Québec, adozioni internazionali ridotte a un terzo in 10 anni

QUEBECLa crisi delle adozioni internazionali non si ferma. Lo dimostrano i dati relativi al 2013 che cominciano ad arrivare in questo inizio di 2014, forniti dagli organi competenti dei vari Paesi. Un caso esemplare è quello del Québec, provincia francofona del Canada con 8 milioni di abitanti, che nel 2013 ha concluso meno di un terzo degli iter adottivi giunti a compimento 10 anni prima. Una panoramica sul fenomeno in questione è stata resa nota dalla relativa relazione statistica pubblicata recentemente dalla Segreteria per le Adozioni Internazionali di Montréal.

Dopo il picco registrato nel 2003 con 908 adozioni internazionali completate, è cominciato un declino che pare inarrestabile: 600 nel 2005, 400 nel 2008, 339 nel 2011, fino alle 218 dell’anno appena concluso. Solo negli anni 2009 e 2010 si era verificata una lieve ripresa con, rispettivamente, 477 e 595 adozioni. Ma fu un fuoco di paglia, perché la discesa sarebbe ripresa già nel 2011. Il 2013 è stato infatti il terzo anno consecutivo in cui si è verificato un calo, dovuto, secondo la relazione statistica, alle nuove realtà e normative che attualmente regolano l’adozione internazionale. A fronte di alcuni Paesi che, nel corso dell’ultimo anno, si sono aperti alle adozioni, ce ne sono altri che invece hanno chiuso le porte. Così, se da un lato ci sono due enti del Québec in più che hanno ottenuto l’autorizzazione a operare in Kazakhstan, dall’altra lo stato africano del Mali ha di fatto bloccato le adozioni internazionali, stabilendo che i bambini maliani sarebbero stati dati in adozione solo a coppie connazionali.

Analizzando i dati del 2013, oltre al calo complessivo, emerge evidente anche un altro aspetto. È sempre più alta l’età media dei piccoli adottati; 41,73 mesi, mentre solo 5 anni prima, nel 2008, era di 28,6. Attualmente, per quanto si legge nella relazione, sono sempre più numerosi, tra i minori adottabili, quelli con più di 5 anni di età, con fratelli o con special needs. La fascia anagrafica dalla quale proviene la maggior parte dei bimbi adottati è quella compresa tra i 12 e i 23 mesi, ma al secondo posto c’è addirittura quella superiore ai 60 mesi.

Per quanto riguarda i Paesi di provenienza degli adottati, nel 2013 è stata la Cina a fare la “parte del leone”, con 55 bambini dati in adozione. A seguire le Filippine con 29, il Vietnam con 26, l’Ucraina con 25 e la Colombia con 23. Vietnamita è il più piccolo di essi, l’unico minore di 6 mesi adottato in Quèbec nel 2013, mentre ben 12 colombiani neo-adottati hanno più di 5 anni. Più della metà (il 62%) dei bambini dati in adozione internazionale nella provincia francofona del Canada nel 2013 sono asiatici. Seguono, quasi alla pari, Europa (16%) e America (14%). Poche, solo l’8%, le adozioni realizzate in Africa.

In equilibrio invece il dato sul sesso degli adottati: 111 femmine e 107 maschi.

 

Fonte: L’Adopton internazionale au Quèbec. Statistiques 2013