Regione Toscana e provincia di Bolzano al fianco delle famiglie di Kathmandu: un aiuto concreto per tornare alla normalità

donna nepalese2L’emergenza terremoto che dal 25 aprile a più riprese tormenta il territorio nepalese ha ridotto le popolazioni sopravvissute in condizioni allarmanti, privandole, in molti casi, persino dell’acqua. Una grave situazione a cui la Regione Toscana ha deciso di rispondere attraverso lo stanziamento di fondi a favore delle mamme e bambini di Kathamandu. Si tratta di un contributo di 53.000 euro che viene destinato al progetto di cooperazione guidato da Oxfam Italia e coadiuvato da altre associazioni come Ai.Bi. (Amici dei Bambini)Ciai e ASIA Onlus. Sulla base delle richieste e dei bisogni rilevati “sul campo”, il contributo della Regione supporterà la fornitura di shelter e kit Nfi (generi non alimentari), a supportare concretamente le famiglie colpite dal sisma, fornendo loro assistenza igienico-sanitaria e psicologica. Uno speciale occhio di riguardo sarà riservato ai minori, per i quali è stato previsto il progressivo ripristino delle attività scolastiche e il rafforzamento delle famiglie più vulnerabili..

A muoversi a favore delle mamme e bambini di Kathmandu non sono soltanto le istituzioni ma gli aiuti arrivano anche dal “basso”, dalla gente di quartiere, precisamente dalle nonne di Bolzano che hanno deciso di mobilitarsi e unire le proprie forze per aiutare la popolazione nepalese che si trova nella grave situazione di emergenza umanitaria del post-terremoto. E così girando tra parrocchie e circoli sociali, le nonne di Bolzano, aderenti al movimento missionario della Parrocchia “Tre santi di Bolzano”, monetina dopo monetina hanno raccolto finora circa mille euro. Cifra che hanno deciso di devolvere ad Ai.Bi., per supportare le campagne di sostegno attive in Nepal per l’emergenza terremoto. Come la distribuzione di acqua, medicinali e tende. Proprio nei giorni scorsi Amici dei Bambini ha allestito le prime 30 tende grazie alle quali circa 300 persone potranno dormire al sicuro e al riparo da freddo e intemperie. Ma sono proprio le intemperie a preoccupare i nepalesi: sono in arrivo i monsoni e per difendersi da questi non saranno sufficienti le tende.

Per questo Ai.Bi. rinnova il suo appello a favore della gente del Nepal: puoi donare chiamando il numero verde 800224455 e così aiuterai Amici dei Bambini nelle sue attività di sostegno alle famiglie, mamme e bambini di Kathmandu.

Ma c’è anche un altro modo per non lasciare soli i nepalesi: con la campagna di Sostegno a Distanza “Sosteniamo le famiglie del Nepal”, un intervento di sostenibilità la cui efficacia è stata ampiamente dimostrata nel corso di altre emergenze del passato. Del tutto assimilabile a un normale Sostegno a Distanza comunitario da 25 euro al mese, il progetto punta a supportare l’accoglienza interfamiliare e i centri di accoglienza allestiti nei villaggi. La prima – iniziativa già partita nei primi giorni successivi al terremoto – consiste nell’aiuto economico offerto a quelle famiglie nepalesi, la cui casa non è stata distrutta dal sisma, disponibili a ospitare bambini, mamme o altre famiglie rimaste senza un tetto sulla testa. I secondi saranno invece dei punti di accoglienza pensati coloro che non vogliono allontanarsi dai propri villaggi e dalle proprie case, anche se queste ultime non sono più agibili. In attesa che inizi la ricostruzione, si provvederà ad assicurare assistenza, generi di prima necessità (cibo, acqua, coperte, medicinali) e animazione ludico-ricreativa per i bambini.