Le regole per un cenone di capodanno in sicurezza

Difficile resistere alla tradizione del cenone di capodanno. Ma per essere sicuri, meglio non superare i 10 ospiti, chiedere un tampone a chi è vaccinato con sole due dosi, aerare la stanza. E niente abbracci

Il 31 gennaio, si sa, è il giorno del “cenone”. Più che alla vigilia di Natale, dove ogni famiglia ha le sue tradizioni, l’ultimo dell’anno è davvero la ricorrenza dove alla cena insieme agli amici difficilmente si scappa. A meno che, come negli ultimi anni, una pandemia ci si metta di mezzo.
Quest’anno, però, dopo i tanti mesi di chiusure e la diffusione dei vaccini, sono in tanti ad avere il dubbio se tornare alla tradizione di ritrovarsi, oppure tenere duro ancora per un anno e festeggiare in casa, da soli, con più sobrietà.

Cenone di capodanno: meglio solo tra contatti stretti

Dal punto di vista prettamente sanitario, va da sé, questa seconda opzione è quella più sicura, ma per chi decidesse di ritrovarsi comunque, è bene seguire qualche regola per provare a minimizzare i rischi.
Il Corriere della Sera ha chiesto un aiuto a Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano. Anche il professore ribadisce di considerare bene se proprio sia il caso di ritrovarsi insieme, ma se la risposta è “sì”, il consiglio è quello di limitarsi ai parenti o a chi può essere considerato un “contatto stretto”, senza allargare troppo il campo degli invitati.
Comunque, sarebbe buona cosa fare entrare in casa solo chi si è vaccinato, chiedendo anche un tampone a chi di dosi ne ha fatte ancora solo due. I test antigenici rapidi, invece, non sono poi così attendibili e non sono nulla più che “un pannicello caldo”.
Chiramente, chi dovesse avere sintomi influenzali o una temperatura maggiore di 37,5° dovrebbe rimanere a casa.

Cenone di capodanno: almeno 1 metro di distanza e finestre aperte 10 minuti ogni ora

Una volta a tavola, sarebbe bene mantenere una distanza di almeno un metro e riunire non più di 8 – 10 persone al massimo.
La mascherina, mentre si mangia, non si può tenere, ma mentre si prepara la cena o si gira per casa, sarebbe bene rimetterla.
Infine, nonostante le temperature invernali, aerare la stanza è fondamentale, come ha più volte ribadito l’OMS. L’ideale, sottolinea Pregliasco “sarebbe aprire le finestre per almeno cinque – dieci minuti ogni ora”. Alla mezzanotte, un brindisi non si può non fare, ma abbracci e baci, per quest’anno, meglio ancora evitarli. Non per questo sarà un “buon anno”in tono minore.