Repubblica Democratica del Congo. Regna ancora la paura

A Goma la situazione dà qualche segnale di miglioramento. Riaperto il mercato. Ma i bambini all’interno degli orfanotrofi hanno ancora paura e le uscite sono ridotte al minimo

Dopo gli scontri terribili e la grande paura dei giorni di fine gennaio, la situazione a Goma sta provando a riguadagnare, molto lentamente, una parvenza di tranquillità. La città è ormai quasi completamente in mano ai ribelli del gruppo M23, che si stanno riorganizzando e garantiscono, nella contingenza di questi giorni se non altro l’assenza di scontri per le strade. Di contro, sia in direzione nord sia in direzione sud, la minaccia è che, appena saranno in grado, i ribelli proseguiranno la loro avanzata, con il rischio che si verifichino nuove carneficine nelle città vicine.

I primi passi all’esterno dopo giorni di paura

A Goma, però, come si diceva, secondo le informazioni raccolte dal cooperante di Amici dei Bambini Alessandro Solagna parlando direttamente con il personale degli orfanotrofi, i bambini stanno tutti bene, sia per quanto riguarda quelli che si trovano direttamente nelle strutture, sia quelli che vivono nelle loro famiglie ma sono comunque seguiti dagli istituti dal punto di vista dell’istruzione, di sostegno economico e supporto psicologico.
Dopo i primi giorni in cui, per sicurezza, i bambini hanno dormito riparati sotto i letti e lontano dalle pareti esterne dell’edificio, durante il weekend c’è stata anche la possibilità di fare una piccola passeggiata nel quartiere, senza allontanarsi troppo riuscendo a uscire per la prima volta dopo giorni dall’istituto. All’orfanotrofio Sodas, in particolare, ora che le strade sono tutte sotto il controllo dei ribelli, nel fine settimana molte famiglie dei bambini ospitati sono riuscite a passare presso l’istituto, dopo che molte di loro si erano rifugiate nella città di Minova, a circa 20 km da Goma, rimanendo bloccate vista la situazione in città.
Da lunedì mattina anche il mercato di Goma è riaperto ed è funzionante, e pare che i prezzi stiano iniziando a scendere un po’. Per questo, appena possibile, si procederà ad acquistare ulteriori scorte per gli orfanotrofi, in vista dei prossimi giorni per i quali la situazione resta comunque, sempre in evoluzione.

Ricordando i giorni lieti

Certo, nonostante non siano passati molti giorni, sembrano lontanissimi quei giorni dopo natale durante i quali i bambini hanno potuto effettuare delle belle uscite al centro per bambini di Mugunga, uno spazio vicino a SODAS equipaggiato con giochi come trampolini, biciclette, pupazzi, lego e palloni; o al centro ADIC, meno attrezzato per i bambini (ma più vicino alla sede dell’orfanotrofio FED e, dunque, più sicuro da raggiungere) ma dove si sono potute organizzare diverse attività come tiro alla fune, disegni, dama, ecc.
Forse, proprio per esorcizzare la paura, la cosa migliore è ricordare i giorni non lontani in cui la musica risuonava e si poteva ballare liberamente, come nel video qui sotto.
O come quando, per la festa di “bonne année”, il nuovo anno, spesso scritto anche BONANE (che in Congo è la festa più sentita e festeggiata più del Natale), è stato possibile offrire ai bambini di FED e Sodas un pranzo speciale: a base di pesce, per il primo istituto, mentre nel secondo hanno preferito optare per la capra! Immancabili, invece, in entrambi gli orfanotrofi, gli spaghetti!
Oggi più che mai, l’obiettivo è che si possa presto tornare a vivere momenti come questi, tutti insieme, in sicurezza.

Il tuo aiuto per i bambini in Repubblica Democratica del Congo

Dopo anni di guerra e mesi di disordini sempre più intensi, negli ultimi giorni la situazione a Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, è degenerata, provocando una crisi umanitaria.
I ribelli del gruppo M23 hanno dichiarato di aver preso il controllo della città, dove si trovano gli orfanotrofi FED e Sodas con i quali collabora Amici dei Bambini.
La situazione è allarmante e le evoluzioni sono costanti.
Ora più che mai, i bambini di Goma hanno bisogno di tutti noi.