Repubblica Democratica del Congo. Approvata la nuova legge per le adozioni internazionali: quando l’Italia potrà ancora adottare i bambini del paese africano?

congoLo scorso mese di luglio è entrata in vigore nella Repubblica Democratica del Congo un’ importante riforma di legge che ha apportato delle modifiche al Codice della famiglia in vista di garantire una maggiore protezione all’infanzia e riconoscere alle donne pari condizioni rispetto agli uomini. La riforma ha, infatti, modificato il Codice della Famiglia del 1987, introducendo nuove norme, abrogandone o modificandone altre.

La nuova legge nasce dalla necessità di adattare il Codice alle innovazioni introdotte dalla Costituzione del 18 febbraio 2006, all’evoluzione della legislazione nazionale e si basa su trattati e accordi internazionali ratificati dalla RDC nel rispetto dei diritti fondamentali.

In particolare la nuova normativa pone due precise condizioni per l’attuazione delle adozioni internazionali. 

La prima: il nuovo Codice della Famiglia esige la costituzione, a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di un’Autorità centrale per le adozioni (articolo 652) come previsto per i Paesi aderenti alla convenzione de L’Aja e sancisce che, finché questa nuova autorità non verrà costituita, è sospeso l’esame dei nuovi dossier dell’adozione internazionale.

La seconda – ed è questa la parte più importante- la nuova legge prevede che l’ adozione internazionale di un bambino congolese può essere autorizzata solamente con gli Stati con i quali la RDC ha firmato una convenzione internazionale.

Tale norma prevede quindi o l’adesione della RDC alla convenzione de L’Aja  (in tal caso potranno adottare nel Paese africano tutti gli Stati aderenti alla Convenzione) oppure un accordo specifico con un Paese (quindi potranno adottare solo ì Paesi firmatari di un accordo bilaterale). Da quanto si può evincere dalla nuova legge, nulla ostacola che fin da ora si possa iniziare il percorso diplomatico con il Paese africano per la firma di un accordo bilaterale.

Alla luce di queste novità, sorge un dilemma tutto “italiano” : stando la paralisi dell’attuale CAI (Commissione adozioni internazionali), – per la risoluzione della quale è impossibile oggi stimare una data  – l’Italia quando riuscirà a riprendere le adozioni internazionali con il Congo? Il nostro Paese potrà ancora adottare un bambino africano?