La ricchezza del volontariato al Pan di Zucchero Valsabbia (BS)

In occasione della bellissima serata dello “spiedo” al Pan di Zucchero Valsabbia (BS), i volontari che aiutano Ai.Bi. a portare avanti tutte le attività in favore dei bambini hanno portato le loro toccanti testimonianze

Si è svolto sabato 8 ottobre il tradizionale, e sentitissimo, evento dello “spiedo” organizzato dal Pan di Zucchero Valsabbia e tornato in presenza dopo gli anni “virtuali” causa Covid.
La tradizionale cena bresciana è un momento importante di condivisione per tutti i volontari e gli amici di questa realtà che tanto bene sta facendo al territorio attraverso diverse attività organizzate in favore dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie in difficoltà.
Oltre alla gioia di ritrovarsi (e alla bontà del cibo), il momento culminante della serata è arrivato quanto hanno preso la parola i volontari per raccontare a tutti le attività svolte e le toccanti storie che hanno vissuto durante il loro servizio al Pan di Zucchero.

I racconti dei volontari del Pan di Zucchero Valsabbia

Vittoria e Paolo, per esempio, due giovani un po’ intimiditi di 19 e 18 anni, hanno evidenziato il fatto di aver capito che ci sono bambini che hanno difficoltà non per colpa loro e che hanno anche bisogno di giocare e stare insieme.
Flora, invece, che di anni ne ha 65, ha raccontato che “Fino a quanto seguivo il Pan di Zucchero di Roè Volciano da volontaria, lo pensavo come un doposcuola. Ho capito che invece è molto di più solo da quando lo frequento un pomeriggio a settimana con i bambini delle elementari, capendo quanto sia un luogo in cui si creano legami e si viva in un clima in cui i bambini stanno bene. Faccio un esempio: un bambino doveva fare un compito in corsivo, ma scriveva in stampatello. Gli ho chiesto come mai e lui, risentito, mi ha risposto che sapeva scrivere solo in stampatello, ed era l’unico della sua classe. Dopodiché ha proseguito. Dopo la merenda, però, mi si è avvicinato e mi ha chiesto: ‘Flora, scriviamo in corsivo?’. Io ho subito accettato e alla fine ha scritto due pagine in corsivo e le ha volute portare a scuola per ‘far vedere alla mastra e i compagni che anch’io sono capace di scrivere in corsivo’.”
Toccante anche la testimonianza di Osvaldo, 75 anni: “Avevo 20 anni negli Anni ’70 quando già ero impegnato nel sociale e si diceva che ‘si stava bene quando stavano bene tutti’. Oggi, invece, è un po’ che si sente dire che si sta bene ‘se sto bene io’, mentre gli altri non interessano più. Ecco, io nel Pan di Zucchero di Ai.Bi. ho trovato il luogo in cui ci si preoccupa di far star bene gli altri. E io, vedendo i bambini contenti di studiare con noi, sono felice”.

Si è trattato davvero di una bella serata, che ha fatto capire una volta di più come sia “sinergia” la parola che indica il punto di forza del Pan di Zucchero, capace di fare da fulcro per una serie di attività, di persone e di realtà che ci permettono di realizzare un progetto davvero per i bambini.
Chiunque fosse interessato a fare il volontario per il Pan di Zucchero Valsabbia (BS) può mandare una mail a maria.galeazzi@aibi.it

Un Sostegno di “Vicinanza” in Italia per i centri servizi alla famiglia Pan di Zucchero

I centri servizi alla famiglia “Pan di Zucchero” di Ai.Bi., come quello di Valsabbia, sono luoghi di accoglienza e cittadinanza attiva, dove professionisti e volontari offrono gratuitamente spazi di socializzazione, supporto psicologico, educativo e aiuto compiti ai minori ed adolescenti che, già vulnerabili, rischiano di rimanere indietro rispetto ai loro coetanei. Sostieni anche tu il progetto “Pan di Zucchero”, attiva un Sostegno di vicinanza in Italia. Con 10 euro al mese puoi farlo!