Riforma dell’Istruzione: il ritorno del latino alle medie e l’entrata della Bibbia in letteratura

Latino già alle medie, educazione musicale e molto altro. Il Ministero dell’Istruzione rinnova i programmi scolastici puntando sulla storia, letteratura e arte. La Bibbia fra i classici. Particolare attenzione all’arte della memorizzazione

Le modifiche proposte nella riforma che entrerà in vigore a partire dall’anno scolastico 2026-27 sono destinate a rinnovare l’orientamento educativo delle scuole italiane, con un forte accento sulle materie umanistiche e una nuova attenzione alla storia e alla letteratura.

Il latino già in seconda media

Tra le principali novità, una delle più significative è l’introduzione del latino come materia opzionale a partire dalla seconda media. Questo intervento mira a recuperare e rinvigorire l’interesse per la cultura classica sin dai primi anni di scuola, ritenendo fondamentale che gli studenti acquisiscano una base solida nella lingua e nella cultura latine. Altre novità riguardano l’approfondimento della storia d’Italia e dell’Occidente, con un particolare focus sulle origini del popolo italico, sulla civiltà greca e romana e sui primi secoli del Cristianesimo. L’insegnamento della storia alle scuole medie, inoltre, si arricchirà di un ampio studio della storia europea e degli Stati Uniti, per mettere in luce le radici profonde della nostra cultura.

Educazione musicale

In un’ottica di rafforzamento delle materie artistiche e culturali, la riforma prevede un potenziamento dell’educazione musicale e artistica sin dalla scuola primaria. Questi insegnamenti non solo stimolano la creatività dei bambini, ma contribuiscono anche a sviluppare abilità di espressione e comunicazione personale.

Il piacere della lettura

Una grande novità riguarda anche la lettura e lo studio della lingua italiana. Nella scuola primaria, uno degli obiettivi principali sarà quello di far avvicinare gli studenti al piacere della lettura, con particolare attenzione ai classici della letteratura e, sorprendentemente, alla Bibbia, come strumento per rafforzare la comprensione delle radici storiche e culturali. Inoltre, si darà ampio spazio alla memorizzazione di poesie, un’attività che aiuterà i bambini a sviluppare la fantasia e la capacità di riflessione, oltre a migliorare il controllo linguistico.
Il ministro Valditara ha dichiarato che l’insegnamento della grammatica non dovrà limitarsi a un puro aspetto tecnico, ma dovrà essere uno strumento di crescita personale, aiutando i giovani a sviluppare autocontrollo e rispetto reciproco. L’accento sulla memorizzazione non sarà solo un esercizio mnemonico, ma anche un metodo per consolidare le regole grammaticali attraverso l’arte della memoria.
La riforma, tuttavia, non interesserà le materie scientifiche, per le quali sono già state definite delle linee guida specifiche. Questo permette alla riforma di concentrarsi su un rafforzamento della formazione umanistica e artistica, pur mantenendo un equilibrio tra le diverse aree disciplinari.
La riforma delle Indicazioni Nazionali rappresenta un passo verso il recupero di un’educazione che non solo prepara gli studenti ad affrontare le sfide del presente, ma li educa anche a comprendere e valorizzare le radici culturali e storiche.