Riprende la fuga dall’Ucraina: code kilometriche di bus e macchine ucraine alla frontiera di Palanca

In dogana, alla frontiera tra Ucraina e Moldova è pieno di gente. I volontari di Ai.Bi. offrono Travel Box con quel poco necessario per riportare, anche se per un attimo, la sensazione di sicurezza, sazietà e calore…

Dalla settimana scorsa, il flusso dei profughi ucraini che attraversano la Moldova passando per la frontiera di Palanca ha raggiunto quote massime.

In dogana è pieno di gente: chi piange, chi parla forte al telefono, dando la notizia del suo arrivo, sana e salva, chi si guarda attorno con lo sguardo perso, in cerca di chissà chi o che cosa, chi si avvicina per prendere i Travel Box con quel poco necessario che offriamo nella “tenda della pace”: placinte e bibite calde, fazzolettini, pannolini, coperte, schede telefoniche… un minimo per riportare, anche se per un attimo, la sensazione di sicurezza, sazietà e calore.

Le code kilometriche delle macchine con targa ucraina ed i bus che portano gente sfollata (non si sa dove), si vedono fino al lontano orizzonte… Alcuni riferiscono Romania o Germania come futura destinazione. Gli altri invece, alzano le spalle e stringono al petto i figli che li accompagnano, gli animeletti che sono riusciti a portare con sé, e persino le valigie – quel TUTTO salvato dalle bombe.

 Tra gli arrivati c’è anche un gruppo di donne accompagnate da tanti bambini.

Scendono uno ad uno, tutti stanchi, agitati, tremando dal freddo e dalla paura che continua ad inseguirli anche quando il pericolo è lontano.

I nostri operatori continuano a fare il loro lavoro, nonostante le impressioni e le emozioni che arrivano fino alla gola, al punto tale da bloccare le parole.

I sorrisi che appaiono sui visi delle madri, al ricevere le coperte ed i pannolini valgono più dei ringraziamenti. Poco a poco, si sciolgono anche i bambini. I dolci che ricevono ed il giocattolo Trymka che offriamo ai più piccoli, riescono a fare il loro effetto e riportare la luce sui loro visi.

BAMBINIXLAPACE. Via col vento… a Carpineni, Hincesti

Intanto, chissà se per coincidenza, dal centro d’accoglienza per i profughi della guerra, di Carpineni, dove offriamo assistenza con il progetto BAMBINIXLAPACE, ci viene notizia dell’arrivo di un gruppo di madri con molti bambini.

Ora il centro accoglie 112 beneficiari che Ai.Bi. segue sia con le attività di animazione socio-educativa, sia con servizi di sostegno psicologico che viene fornito soprattutto alle madri, nell’ambito delle sedute organizzate regolarmente dalla nostra psicologa, con il coinvolgimento dell’amministrazione del Centro.

Diffidenti e poco interessate all’inizio, le madri si aprono al dialogo quando si tocca il tema dello sviluppo dei figli, della loro salute mentale e della gravidanza ai tempi di guerra. Nonostante le bombe, la vita continua e la notizia di una vita in arrivo va sempre accolta con grande emozione!

Emozioni per la pace sognata anche a Hirtop, Taraclia

Intanto, a Hirtop, Taraclia, seguiti dalla bibliotecaria del villaggio, i ragazzi moldavi e ucraini imparano di più dei loro diritti, sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia, che è stata celebrata prorio pochi giorni fa, il 20 novembre.

L’articolo 22 parla dei diritti dei profughi e Daniil, il birichino che già conoscono tutti nel villaggio, si mette a scrivere la sua Convenzione – quella dei desideri però. Ispirato alle storie che vengono raccontate in biblioteca, ma anche alle notizie che vede in TV, il ragazzo comincia:

Io voglio che volino gli uccelli, non i missili!

Io voglio che le strade siano piene di gente, non di carri armati!

Io voglio andare a scuola, non imparare, stando dietro al computer!

Io voglio incontrare i miei compagni e la meastra!

Io voglio la pace!

Una PACE che, per ora, si può solo invocare, tenendosi per mano, alla luce delle candele che illuminano la biblioteca, in attesa della corrente elettrica… che a volte manca anche in Moldova.

Sostieni anche tu la campagna di Ai.Bi. BAMBINIXLAPACE

Questo sono solo alcune delle tante storie che quotidianamente i nostri operatori intercettano e affrontano, cercando il modo migliore per aiutare ciascuno. I questo contesto è più che mai prezioso l’aiuto che ognuno può dare aderendo al progetto di adozione a distanza dei bambini e le famiglie ucraini, che permette di dare continuità agli interventi che Ai.Bi. compie nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE. Clicca QUI per dare il tuo contributo.