Ucraina. Materiale scolastico color verde militare. Perché “i bambini non dimenticano”

Deniil è un bambino ucraino di 7 anni sfollato in Moldova che grazie al progetto di Ai.Bi. BAMBINIxLAPACE ha potuto cominciare una nuova vita. Il piccolo si impegna molto per aiutare gli altri bambini come lui, senza mai dimenticare il peso di una guerra che lascia il segno anche in ogni nuova situazione vissuta

Grazie ai racconti delle bibliotecarie, che sono il principale riferimento sul territorio per la comunicazione con le famiglie sfollate dall’Ucraina in Moldova e coinvolte nel progetto di Ai.Bi. BAMBINIxLAPACE, si scoprono sempre nuove storie su come i profughi stiano vivendo questa difficile situazione e su come poter migliorare e rendere più incisivi gli stessi progetti pensati per aiutarli. Le foto mandate dalle bibliotecarie e i racconti che vengono fatti ci aiutano a capire meglio il vissuto di chi è stato costretto a lasciare la propria casa e la propria terra e il modo di pensare e di agire di chi deve reinventarsi una vita in un nuovo contesto, con in più un fardello così pesante sulle spalle.

La determinazione del piccolo Daniil nell’aiutare gli altri

Diverse di queste storie sono le stesse che riportiamo sul sito AiBiNews e che si possono leggere nella sezione BAMBINIxLAPACE. Grazie a queste storie, chi ci segue con maggiore costanza avrà già fatto la conoscenza di Daniil, un ragazzino di 7 anni che abita con metà della sua famiglia nel villaggio di Hirtop.
Daniil, nel corso di questi mesi, è diventato il “braccio destro” della bibliotecaria Tatiana e sta dimostrando una volontà di ferro quando si tratta di dare una mano nell’organizzare varie iniziative, specie se mirate al sostegno dei bambini ucraini rifugiati in Moldova come lui. Essendo un ragazzino sensibile ai bisogni altrui e volendo aiutare i suoi coetanei che hanno iniziato a frequentare la scuola in Moldova, si è offerto di accompagnare Tatiana per acquistare del materiale scolastico da distribuire: il modo in cui si è impegnato ha impressionato la bibliotecaria, la quale ci ha poi riferito che la famiglia di Daniil ha sempre vissuto in condizioni modeste quando era in Ucraina e che solo una volta arrivata in Moldova, grazie ai vari aiuti ricevuti, ha potuto avere a disposizione diverse cose che prima parevano irraggiungibili. Lo stesso Daniil ha ammesso che, lui, uno zaino, un astuccio e una semplice confezione di plastilina… non li aveva mai avuti.

I bambini non dimenticano

“L’altruismo e la generosità di questo bambino, che è stato privato di tante cose, e non parlo solo della guerra, lo rendono una persona speciale” – racconta Tatiana. Ma c’è una cosa che più di tutte mi ha colpito: scegliendo astucci e quaderni per gli altri bambini, non li ha presi colorati, nonostante il suo colore preferito sia l’azzurro, ma ha scelto il verde militare. Quando gli ho chiesto perché, mi ha dato una risposta molto significativa e nello stesso tempo agghiacciante: ‘I bambini non dimenticano’. Ovviamente, faceva riferimento a quello che sta succedendo nel suo Paese, alle famiglie spezzate e ai parenti che non possono uscire dai rifugi di fortuna e che non vede da mesi…”
Ma chissà quanto altre cose ancora si nascondono dentro l’animo di questo bambino, così straordinario e così uguale ai tanti bambini come lui scappati da una guerra assurda. Bambini che, nonostante si adattino e affrontino con coraggio le nuove situazioni e le opportunità che la vita mette loro di fronte, portano sulla propria pelle la ferita ancora aperta dello sradicamento; il ricordo di quanto lasciato alle spalle e la viva consapevolezza della propria condizione.

Per tutti i bambini come Daniil, Ai.Bi. continua a portare avanti i suoi progetti in Ucraina e Moldova. Chiunque può dare il proprio contributo scegliendo una delle varie modalità di sostegno. Perché aiutare un bambino ucraino in fuga dalla guerra, significa tenere viva la speranza che la guerra non sia l’ultima parola della sua vita e che anche per lui ci sarà un futuro sereno nella sua terra. EMERGENZA UCRAINA