Roma. CARE. In scena il Family Lab 2 sulle adozioni internazionali: sotto i riflettori costi eccessivi, procedure poco trasparenti e lacunosità dei servizi

family labI costi eccessivi e disomogenei, le procedure complesse e a volte poco trasparenti, la lacunosità dei servizi, una maggiore attenzione al periodo di post adozione. Questi saranno alcuni dei temi che saranno al centro del  FAMILY LAB 2 “Nelle Nostre Mani. Associazioni Familiari, Enti Autorizzati e Servizi Territoriali a confronto sulle Adozioni” che si terrà a Roma, sabato 17 ottobre 2015, organizzato dal CARE – Coordinamento delle Associazioni Familiari Adottive e Affidatarie in Rete.

La seconda edizione è  la prosecuzione dei lavori avviati nel maggio 2015 nel corso del primo Family Lab, definito “storico” dai partecipanti perché per la prima volta è stato organizzato un incontro di tutti gli attori del processo adottivo – famiglie, enti autorizzati e servizi – con l’obiettivo di ricondurre con forza l’istituto dell’Adozione al centro di un’attenzione positiva, incoraggiando la strutturazione di una rete competente, in grado di individuare i punti critici su cui è necessario intervenire, fornendo possibili soluzioni affinché l’adozione continui a rimanere uno strumento efficace a favore dei bambini e delle bambine in stato di abbandono.

I lavori si sono svolti in un clima di grande collaborazione – si legge nella nota ufficiale del CARE –, che ha favorito un efficace e proficuo confronto e ha fatto emergere il desiderio e il bisogno di darsi un nuovo appuntamento per sviluppare questa esperienza”.

Prenderanno parte a questo nuovo appuntamento i rappresentanti delle Associazioni Familiari del Coordinamento CARE, dei Servizi Territoriali (legge 476/98) e degli Enti Autorizzati provenienti da varie Regioni d’Italia, che si confronteranno, durante i lavori delle mattina, sulle possibili soluzioni per le principali difficoltà rilevate dalle famiglie nel corso del processo adottivo e post adottivo: come i costi eccessivi e disomogenei, le procedure complesse e a volte poco trasparenti, la lacunosità dei servizi, una maggiore attenzione al periodo di post adozione.

Nella sessione pomeridiana interverranno i rappresentanti delle Istituzioni e i Parlamentari che illustreranno le loro proposte sui temi che stanno a cuore alle Associazioni familiari del Coordinamento CARE, quali la necessità di sostegno, in particolare per le famiglie accoglienti, adottive e affidatarie, e la stabilizzazione del Fondo per le adozioni e la creazione di un Fondo per le situazioni di adozione critiche e di emergenza.

E’ necessario, dunque, mettere l’adozione internazionale nell’agenda politica del Governo  – aggiunge il CARE – quale passaggio essenziale per realizzare il diritto dei bambini ad una famiglia. Per questo è essenziale non avere discontinuità al vertice politico della CAI (Commissione Adozioni Internazionali), ma garantire la sua continuità di azione, creando così uno strumento efficiente che nel tempo può garantire la circolarità della rete fra gli attori del sistema adozioni”.

Il calo vertiginoso delle adozioni degli ultimi anni, registrata in tutti i Paesi tradizionalmente accoglienti, impone urgenti interventi correttivi che vanno elaborati coinvolgendo tutte le persone che a vario titolo si occupano di adozioni – conclude il CARE – e che con la loro esperienza possono dare sicuramente un importante contributo. Il primo Family Lab ha posto la prima pietra e segnali fortemente incoraggianti in questo senso e il secondo, del 17 ottobre, continuerà sicuramente in questa direzione”.

Fonte: coordinamento CARE