Roma, conferenza stampa: “Verso la Ratifica della Convenzione dell’Aja del 1996”

Si è svolta oggi presso la Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati la Conferenza Stampa “Verso la Ratifica della Convenzione dell’Aja del 1996” durante la quale è stata presentata la proposta di legge di ratifica della Convenzione a prima firma On. Aldo Di Biagio.

E’ stata un’occasione di approfondimento su una tematica particolarmente importante, alla quale hanno preso parte l’On. Aldo di Biagio, deputato Fli, Flavia Perina, deputata Fli e membro della commissione Affari Sociali di Montecitorio, Donata Lodi di Unicef e Marzia Masiello di Amici dei Bambini (Ai.Bi.).

Secondo l’On. Di BiagioL’Italia ha il dovere di procedere entro breve alla ratifica della Convenzione al fine di legittimare opportune garanzie nei confronti dei minori, segnatamente di quelli che ancora attendono di vedere riconosciuti in Italia in caso di trasferimento, i provvedimenti di protezione disposti dal proprio Paese di origine” .

Anche la dott.ssa Donata Lodi (Unicef) ha ribadito l’importanza di ratificare questa Convenzione nell’interesse dei bambini. “La ratifica della Convenzione Aja ’96 permetterebbe di regolamentare alcuni aspetti importanti per garantire la tutela dei minori abbandonati e per dare loro un futuro.

Questa Convenzione andrebbe anche a regolamentare una serie di aspetti che erano scoperti tra i quali la procedura di divisione dei compiti degli stati in materia di protezione di minori non accompagnati, abbandonati o sotto la kafala e l’assegnazione di un ruolo un ruolo decisivo all’autorità centrale, nel monitorare tutto il percorso dando strumenti per evitare rischi. Noi speriamo che al più presto si arrivi alla ratifica per l’interesse dei bambini.”

Marzia Masiello, responsabile della sede Ai.Bi. di Roma, nel suo intervento ha soffermato l’attenzione “sul ritardo da parte dell’Italia nella ratifica della Convenzione la cui applicazione sarebbe un primo passo per risolvere e superare tutte quelle problematiche che diventano situazioni limite dal punto di vista giuridico perchè i sistemi giuridici non collaborano tra di loro, non dialogano tra di loro. Tra questi abbiamo il riconoscimento della kafala, un istituto che non e` riconosciuto ancora dallo Stato italiano e che quindi non permette ai minori abbandonati provenienti dal Nord Africa di essere accolti dalle aspiranti famiglie adottive residenti in Italia”.