Roma. “E’ possibile superare oggi l’emergenza delle povertà minorili in Italia?”

bambini itaiani poveriL’Italia è ancora il posto peggiore in Europa in cui essere bambini. Sono circa 6 milioni infatti i minori che nel nostro Paese vivono in condizioni di povertà e di questi ben 1,4 milioni si trovano in povertà assoluta. Quel che è peggio è questi dati sono raddoppiati nel giro di soli due anni. A dimostrazione di come la crisi si sia abbattuta con particolare violenza sul mondo dell’infanzia e di come le strategie di welfare messe in atto in Italia per prevenire il disagio minorile si siano rivelate altamente inadeguate. Di tutto ciò si parlerà lunedì 23 marzo nel corso del convegno “Le povertà minorili: come superare l’emergenza”, che si svolgerà a Roma, dalle ore 14, presso la sede nazionale del Partito Democratico, in via Sant’Andrea delle Fratte 16.

A organizzare l’iniziativa è lo stesso Pd con lo scopo di individuare le strategie migliori per rafforzare il sistema dei servizi che lavorano sull’infanzia. A fare gli onori di casa sarà la responsabile welfare, Terzo Settore e diritti della segreteria del Pd, Micaela Campana. Seguiranno gli interventi dell’onorevole Vanna Iori, referente dem per l’infanzia e l’adolescenza, di Tiziano Vecchiato e Alessandra Maggi, rappresentanti rispettivamente della Fondazione Zancan e dell’Istituto degli Innocenti.

“Il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa per la qualità della vita minorile – denuncia la Iori, presentando il convengo del 23 marzo –. Incrementare e rilanciare politiche efficaci per l’infanzia e l’adolescenza è quindi davvero urgente. Per condividere idee, esperienze, prospettive e proposte concrete di prevenzione e contrasto alle diverse povertà minorili, abbiamo ritenuto importante un incontro con gi amministratori pubblici e i mondi del Terzo Settore o del privato sociale”.

La povertà a cui si fa riferimento non è solo quella materiale, ma comprende anche i tanti casi di esclusione sociale e di carenza educativa, relazionale, esistenziale. Meno di 2 bambini su 10 frequentano un asilo nido e l’abbandono scolastico precoce è del 17%, con punte del 22 e del 25,8% nelle regioni più svantaggiate. Tutto questo espone i nostri giovanissimi ai rischi della strada, all’accattonaggio, al lavoro clandestino, alla delinquenza, alla prostituzione minorile e ai pericoli della rete. Senza dimenticare le piaghe della fame e della malnutrizione, con quest’ultima che porta il 30,1% dei ragazzi a soffrire di obesità.

 

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