Roma. “Nel mezzo del cammin di nostra vita… uscimmo a riveder le stelle”. L’Inferno di Dante diventa metafora del viaggio dei migranti

inferno danteL’Inferno dantesco come metafora del viaggio dei migranti che, a un certo punto della loro vita, decidono o sono costretti a scappare dalla loro terra e, solo dopo un percorso pieno di pericoli, raggiungono un luogo sicuro dove finalmente rivedere la speranza. Non a caso, quindi, “Nel mezzo del cammin di nostra vita… uscimmo a riveder le stelle” è il titolo dell’appuntamento di novembre con Pane e Olio, la rassegna culturale organizzata da Amici dei Bambini, La Pietra Scartata e il Vicariato di Roma e dedicata quest’anno al tema “Cammini, pellegrini, migranti”. La quinta edizione della manifestazione, a differenza di quelle passate, è itinerante. L’incontro di mercoledì 2 novembre alle ore 19 si svolgerà infatti in una location nuova per Pane e Olio: il teatro del Pontificio Seminario Romano Maggiore, in piazza San Giovanni in Laterano 4, a Roma.

A fare gli onori di casa saranno come sempre Marzia Masiello di Ai.Bi. Roma e Luca Pasquale del Vicariato capitolino. Ospiti della serata saranno gli artisti dell’associazione Tappeto Volante, che racconteranno e interpreteranno la Divina Commedia di Dante Alighieri.

“Con la nostra storia e la nostra identità partenopea – spiega il regista Domenico Maria Corrado -, vogliamo dare a Pane e Olio il nostro contributo per diffondere una nuova visione della cultura, accattivante e profonda allo stesso tempo”.

Una scelta che, nell’attuale periodo di forti tensioni che si sta vivendo in Europa a seguito degli attentati di Parigi del 13 novembre, assume una valore ancora più forte. “In un momento tanto difficile – sottolinea Marzia Masiello – ritengo che consapevolezza e divertimento siano la sola via possibile per superare ogni forma di violenza e ferocia. In questo appuntamento, inoltre, introdurremo anche due voci migranti italiane all’estero: quelle di Simona Bonardi e Giulia Berretti, conosciute a Lampedusa nel campo di volontariato estivo organizzato da Amici dei Bambini. In 3 minuti racconteranno il loro sguardo sulla vita alla luce di quell’esperienza”.

La V edizione di Pane e Olio, infatti, è collegata al progetto Non lasciamoli soli che, nell’ambito della campagna di Ai.Bi. Bambini in Alto Mare, sostiene l’accoglienza familiare dei minori stranieri non accompagnati e delle mamme migranti sole con figli e l’ospitalità in piccole comunità di famiglie di migranti. In questo quadro, gli appuntamenti culturali romani nascono allo scopo di creare relazioni umane, attraverso scambi di idee, esperienze, progetti, sotto il segno dell’accoglienza dell’altro nel dialogo, nel tempo lungo del cammino, della curiosità e dello stupore.

Questo è il fine anche del momento conviviale che conclude ogni incontro di Pane e Olio: lo spuntino offerto dal ristorante Casa Coppelle e dall’associazione Pandolea. “La condivisione del cibo semplice e frugale – spiega Rachele Capparruccini, di Casa Coppelle – ci aiuta a stare insieme e a guarire dalla paura. Occorre rispondere al dolore con l’educazione alla bellezza e alla reciprocità”.

Non mancherà il tradizionale momento dedicato all’arte. In quest’occasione, Luca Pasquale presenterà “La Crocifissione Bianca” dell’artista bielorusso naturalizzato francese Marc Chagall.