Roma, sabato 11 febbraio. L’emozione di accogliere a scuola le tante storie dei bambini adottati

doposcuolaL’arrivo di un bambino adottato a scuola non vuol dire solo inserire un nuovo alunno all’interno di una classe. Significa soprattutto accogliere la sua storia e il suo vissuto personale, sapersi confrontare con il suo passato di sofferenze e abbandono e il suo presente all’interno di una realtà per lui nuova. Riuscire a garantire agli alunni adottati un inserimento scolastico all’insegna della vera integrazione non è facile e gli insegnanti hanno bisogno di una specifica formazione per questo. Come quella che l’associazione Genitori si Diventa propone per sabato 11 febbraio a Roma con l’incontro “Insegnare con emozione per accogliere storie differenti”.

L’appuntamento è per le ore 10 nella sala cittadina “Iginio Giordani”, a Parco Di Lorenzo, in via Boemondo 7. L’evento è patrocinato dall’assessorato alle Politiche Educative, Scolastiche e per la Famiglie del II Municipio di Roma Capitale.

Gli insegnanti di ogni ordine e grado  avranno dunque la possibilità di riflettere e sperimentare tanti modi per creare un clima di benessere in classe. Partendo dalle Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, verranno affrontate le strategie di insegnamento cooperativo ed efficace nell’accoglienza delle differenti storie personali.

Relatrici dell’incontro saranno le dottoresse Anna Guerrieri e Monica Nobile. La prima è presidente di Genitori si Diventa, una delle organizzazioni aderenti al Care (Coordinamento delle associazioni famigliari adottive e affidatarie in rete), di cui la stessa Guerrieri è vicepresidente, oltre che referente per il Tavolo politico con il ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca che ha redatto le Linee di indirizzo. Monica Nobile è invece una psicopedagogista esperta di adozione, con particolare esperienza nelle prime fasi di accoglienza in famiglia e nell’inserimento scolastico dei bambini arrivati con l’adozione internazionale. Coordina inoltre diversi centri di aggregazione giovanile, servizi per la prima infanzia, comunità, ludoteche e progetti di prevenzione del disagio.

Al termine dell’incontro verrà rilasciato ai partecipanti un attestato utile per chiedere il riconoscimento dell’attività ai fini della formazione al proprio dirigente scolastico.