Romania, ONU: sbloccare le adozioni internazionali. Bucarest contraria

(Bucarest) La Commissione ONU per i diritti dell’infanzia raccomanda alla Romania “il ritiro della moratoria sulle adozioni internazionali, ma le autorita’ romene sono ancora contrarie”. Lo riporta il quotidiano romeno “Cotidianul” in un articolo pubblicato lo scorso 19 giugno 2009.

Le autorita’ romene sostengono che il blocco delle adozioni internazionali sia stato necessario per sconfiggere il traffico di bambini. Theodora Bertzi, ex Direttrice dell’Ufficio Romeno per le Adozioni (ORA) promotrice della moratoria sulle adozioni, ha dichiarato che “lo sblocco totale delle adozioni internazionali non e’ possibile se consideriamo che in Romania esiste ancora lo spettro della corruzione”. Secondo Bertzi negli anni precedenti al blocco delle adozioni avevano alimentato un traffico di miliardi di euro.

Neanche l’attuale segretario di Stato dell’ORA, Bogdan Panait, sarebbe disposto a prendere in considerazione una modifica alla legge sulla protezione dell’infanzia. “Non ci sorprende la raccomandazione dell’ONU, ma per il momento questo non è un tema prioritario dato che siamo concentrati sulle problematiche legate all’adozione nazionale” ha detto Panait.

Con l’attuale sistema adottivo un neonato deve attendere anni per essere adottato. Per mesi le pratiche rimangono in sospeso, nell’attesa che sia verificata la condizione di abbandono del minore. Per accelerare le procedure dell’adozione nazionale Panati ha deciso di creare in ogni direzione di Assistenza sociale un ufficio per l’adozione.