Romania. “Per sentirsi chiamare papà e mamma non c’è un’età ‘ideale’: il nostro piccolo grande uomo di 12 anni ha riempito la casa di gioia”

romania2Varcata la soglia di casa il 20 febbraio scorso, Cristian ha subito voluto mettere le cose in chiaro. Papà Tiziano e mamma Marcela sono la sua famiglia. Insieme a nonno Giovanni, zio Cornelius, il parroco Don Ezio. E a scanso di equivoci ha acceso il pc, aperto un documento word e scritto un piccolo tema “Ecco la mia famiglia”.  Come per dire: da qui inizia la mia nuova vita. In Italia.

Cristian ha 12 anni ed è stato adottato dai coniugi Baldessarelli. Viene dalla Romania come la sua mamma adottiva: la prima adozione da quando l’Autorità Centrale della Romania (ORA) ha deciso di riaprire le adozioni internazionali chiuse dal 1 di gennaio 2005 (quando è entrata in vigore la Legge 273/2004 sul regime giuridico delle adozioni), e di esaminare nuovi dossier a partire da settembre 2013. Un grande opportunità che riguarda solo le coppie rumene o italo-rumene residenti in Italia (o in altri Paese esteri), che possono quindi adottare nel proprio Paese d’origine.

“E’ un bambino fantastico, bellissimo – racconta papà Tiziano – alto, biondo, occhi azzurri. E’ dolce, timido, rispettoso: io e mia moglie non avremmo potuto desiderare di meglio”.

“La casa si è riempita di gioia  – continua  – e sentire dalla sua voce ‘papà’ è un’emozione che mi fa venire i brividi”

Tiziano ha 58 anni ma precisa “non c’è un’età ‘ideale’ per sentirsi chiamare papà e mamma. Inoltre che Cristian abbia 12 anni non ha mai avuto importanza. Quando ci è stato proposta la sua scheda  ad agosto 2014, io e mia moglie non abbiamo avuto dubbi. Abbiamo guardato la foto e subito innamorati: era lui il nostro piccolo grande uomo”.

“Perché del resto non avremmo dovuto volere nella nostra famiglia un bambino di 12 anni – precisa – I bambini più grandi dove li mettiamo? Li lasciamo per strada? Anche loro, anzi soprattutto loro, hanno bisogno di amore e attenzioni: anche loro, anzi soprattutto loro hanno diritto ad avere una mamma e un papà”.

Qualche mese dopo, l’11 ottobre mamma e papà Baldessarelli si sono messi in viaggio alla volta della Romania dove hanno trascorso “il mese più bello della nostra vita – continua Tiziano – Andavamo a prenderlo a scuola, facevamo delle lunghe passeggiate nei parchi e giorno dopo giorno siamo sempre più entrati in confidenza. Complice anche la lingua: io conosco ormai bene il rumeno, mia moglie è madrelingua e questo sicuramente ci ha molto aiutato”.

La famiglia si è riunita per Natale “siamo tornati in Romania per le Sante Feste  per poi varcare il confine in Italia tutti e tre insieme il 20 febbraio”.

Un viaggio indimenticabile anche per il piccolo Cristian “in macchina non faceva altro che ripetere ‘ma siamo in Italia o no?’”.

Ora sono tutti e tre in Italia, Cristian presto andrà a scuola, farà nuove amicizie e ogni tanto tornerà nella sua Romania a trovare gli altri bambini che sono rimasti nella casa famiglia dove lui è cresciuto.

A loro e ai 168 milioni di bambini abbandonati  nel mondo e in attesa di una famiglia Ai.Bi., Amici dei Bambini, ha pensato quando ha preso la decisione di riaprire i mandati con la Campagna #iosonoundono.

Perché grandi o piccini che siano, tutti hanno diritto ad avere una casa che li accolga Per questo Ai.Bi. ha deciso di stare al loro fianco.