Salerno: celebrata per la prima volta la Via Crucis della adozione

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Dal dramma dall’abbandono e della sterilità all’annuncio del messaggio della Salvezza attraverso l’accoglienza. Questo il percorso attraverso la spiritualità dell’adozione proposto dalla Via Crucis proposta dalle famiglie della comunità “La Pietra Scartata” della Campania e organizzata in collaborazione con la Diocesi di Salerno e la sede locale di Ai.Bi. Amici dei Bambini e in occasione dell’ultimo venerdì di Quaresima. Il rito si celebrerà presso il santuario di Santa Maria di Costantinopoli nella città campana alle ore 19 e 30 del 27 marzo; all’evento, ospitato dall’Unità pastorale di Sant’Agostino e Santa Lucia e aperto a tutta la comunità, sono in modo particolare invitate tutte le famiglie adottive e affidatarie, sia quelle che hanno già accolto che quelle ancora in attesa.

A fare da filo conduttore alla Via Crucis è il tema dell’abbandono e della sua comprensione: da Gesù abbandonato dal Padre sulla Croce ai milioni di bambini rifiutati che attendono un’accoglienza che restituisca loro la dignità di figli. “La coppia che si riconosce sterile – spiega Maria Gallozzi della comunità “La Pietra Scartata” della Campania – scopre una via di Salvezza proprio nell’accoglienza di un bambino abbandonato. Ma l’accoglienza è naturalmente possibile per quelle famiglie che non hanno sperimentato la sterilità fisica: anche per loro, infatti, la strada della Salvezza passa attraverso la decisione di aprire le porte a un bambino a cui la vita ha negato l’amore di una famiglia”.

I brani e le preghiere che accompagneranno i fedeli nel percorso della Via Crucis sono tratti dai testi fondativi di una spiritualità dell’accoglienza. Dal Magistero della Chiesa alla letteratura propria dell’esperienza associativa: da alcuni interventi di San Giovanni Paolo II e Papa Francesco a quelli proposti in alcuni Messaggi della Conferenza Episcopale Italiana, alla Relatio Synodi stilata al termine del Sinodo straordinario sulla famiglia dell’ottobre 2014; dalla rappresentazione-contemplazione “… Ma Dio tace?” del presidente Marco Griffini ad alcuni brani di don Maurizio Chiodi e a diverse testimonianze di famiglie adottive.

Ognuna delle 15 stazioni della tradizionale Via Crucis, celebrata con lo sguardo fisso su Gesù per il quale la via della croce costituisce l’esito finale della sua fedeltà alla volontà salvifica Padre che vuole salvare gli uomini proprio mentre rifiutiamo suo Figlio, è collegata a un momento del percorso che dall’abbandono e dalla scoperta dell’infertilità fisica porta all’accoglienza da parte di una nuova famiglia e alla consapevolezza di quella forma di sterilità feconda che attraverso l’adozione e l’affido conduce alla Salvezza.