Santo Domingo. Coppia italiana bloccata con i propri figli adottivi “Per colpa di due timbri non possiamo tornare a casa”

famiglia bloccataMancano due timbri sui documenti dei bambini adottati e tutta la famiglia rimane bloccata a Santo Domingo a tempo “indeterminato”. E intanto lancia un appello al console italiano a Panama per risolvere al più presto la situazione e tornare in Italia. A casa con i loro figli.

A vivere in questa situazione di limbo è una coppia di Montecosaro, bloccata nella Repubblica Dominicana, dove ha avuto in adozione due bambini, per colpa di un paio di timbri. “La procedura per l’adozione è stata completata. Ma servono i visti sui documenti dei bambini, che devono essere rilasciati dal consolato italiano”, spiegano Robert Corsalini e Maria Luisa Capomasi.  “Il fatto è  che l’ambasciata è stata chiusa lo scorso 31 dicembre – proseguono – e per avere i visti bisogna recarsi a Panama. Abbiamo già contattato via mail il console italiano a Panama, ma ancora non sappiamo se, come e quando dovremo raggiungere Panama, né è chiaro quello che dobbiamo fare per riuscire ad avere questi benedetti visti. Stiamo aspettando, ma intanto la nostra permanenza si prolunga e rischia di crearci non poche difficoltà”.

Robert e Maria Luisa sono nella Repubblica Dominicana dallo scorso 22 novembre: lui ha usufruito di un’aspettativa non retribuita, lei, invece, di cinque mesi di maternità che, però, scadono il 22 aprile. “Dopo di che non avremo più uno stipendio su cui contare. E tenga presente che solo per il volo a Panama servono circa 600 euro”.  La coppia sapeva che, vista la rigidità delle norme in tema di adozione, servivano circa 5 mesi. Ma non che fosse chiuso il consolato che, al momento della loro partenza, era aperto. Insomma, il gesto nobile di una coppia che vuole adottare dei bambini ancora una volta si scontra con la burocrazia. “Arrivati qua ci siamo resi conto che – concludono – il percorso non era affatto semplice, che dovevamo contare sulle sole nostre forze. Il problema riguarda noi, ma anche tante altre coppie e tanti altri italiani presenti qui”

Fonte: http://www.ilrestodelcarlino.it/