Sardegna, 150mila euro agli enti autorizzati. Come sempre Ai.Bi. con la sua quota sosterrà le famiglie. E le coppie ripagano la fiducia: nel 2016 mandati in crescita

consiglio regionale sardoForse non potrà definirsi ancora un’“isola felice” dell’adozione internazionale, ma di sicuro la Sardegna dimostra di avere a cuore l’accoglienza dei bambini stranieri abbandonati. Una buona notizia tal proposito è arrivata il 23 dicembre sul fronte del sostegno economico per le famiglie adottive e per gli operatori del settore. La Giunta regionale ha infatti stanziato 150mila euro a favore degli Enti Autorizzati alle adozioni internazionali operativi in Sardegna, tra cui Amici dei Bambini. La cifra rientra nei 44 milioni previsti dalla Finanziaria per finalità sociali. Un bel regalo di Natale a favore dell’accoglienza, quindi, arrivato con la delibera 69/26, “Contributi a Enti autorizzati alle adozioni internazionali con sede nel territorio regionale. Assegnazione risorse finanziarie per l’annualità 2016”.

Gli Enti potranno accedere alla misura di sostegno economico previa presentazione e valutazione di un progetto operativo che illustri l’iter adottivo da svolgersi in Sardegna, l’entità delle agevolazioni e dei benefici da garantirsi alle famiglie adottanti. A usufruire dei servizi predisposti dagli enti con i fondi stanziati saranno dunque le coppie desiderose di accogliere un figlio proveniente da lontano.

Lo stanziamento dei 150mila euro a favore degli enti autorizzati alle adozioni internazionali era stato approvato dal Consiglio regionale nel mese di marzo, dando il via libera all’emendamento 817 dell’articolo 4 della legge di Stabilità 2016. Confermata quindi la cifra già erogata nel 2011 e nel 2014, superiore di 30mila euro a quella concessa nel 2010.

In quegli anni, Ai.Bi. ha impiegato la sua quota di fondi regionali per erogare servizi alle famiglie e per garantire sostegno economico alle coppie adottive. Scelte che hanno ripagato in termini di bambini stranieri adottati e di fiducia da parte delle coppie. Non è un caso, infatti, se la sede cagliaritana di Ai.Bi., attiva dal 2010, continua a crescere. Nel corso del 2016 Ai.Bi. Sardegna ha dato una nuova famiglia a 6 bambini, provenienti dal Perù, dalla Cina, dal Brasile e dalla Russia. In crescita il numero dei mandati ricevuti da aspiranti coppie adottive: si è passati infatti dai 3 del 2015 ai 5 del 2016. Sale anche il numero delle coppie che hanno partecipato agli incontri di formazione organizzati nella sede di Ai.Bi. a Cagliari: l’incremento registrato dal 2015 al 2016 è da 17 a 24 coppie.

Segnaliamo inoltre che la Giunta regionale sarda ha stabilito anche di destinare 600mila euro di risorse del Fondo nazionale delle politiche sociali alla copertura degli inserimenti di minori stranieri non accompagnati avvenuti dopo il 30 ottobre 2016. Politiche sociali, quindi, in Sardegna fa rima con accoglienza: scelte mirate anche a contrastare la crescente denatalità che affligge la regione, dove, negli ultimi 10 anni, il numero di nascite è crollato del 15%.

 

Fonti: Notizie Alguer, Regione Sardegna