“Se avessi la fede di un bambino abbandonato! Altro che granello di senape….”

Nel mese di ottobre si rinnova la preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie, una proposta delle famiglie della comunità La Pietra Scartata che per tale iniziativa si ritrovano il primo sabato di ogni mese coinvolgendo le proprie parrocchie, i gruppi e le comunità locali. Commento e preghiere sono a cura di Marialuisa e Massimo Cecchetti (Comunità Regione Veneto)

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,5-10)

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Commento

Se avessimo la fede dei bambini abbandonati! Altro che granello di senape …

Una fede che tiene viva, giorno dopo giorno, la speranza contro ogni speranza, che a mala pena trattiene il silenzioso ed inquietante grido dell’abbandono. Quante volte ce lo siamo detti, l’abbiamo condiviso e raccontato, appagati dall’aver scorto il volto del Cristo nel volto dei nostri figli e di tutti i bambini abbandonati.

E quale dunque la nostra fede? L’aver saputo rispondere a quella che abbiamo poi identificato come “una chiamata”? L’esserci sentiti strumenti di un grande progetto di salvezza o artefici, con l’adozione, di un grande atto di giustizia? Ma non era questo, quanto Tu “ci avevi ordinato” fin dal principio?

Come potersi sentire “servi inutili”, con quello che avevamo realizzato: quelle meravigliose testate d’angolo, che conservavano  però, nel profondo,  la loro intrinseca fragilità di pietre scartate. Fragilità che prima o poi riemerge … e ai momenti “facili” sopraggiungono quelli “difficili”. E si ritorna allora a fare i conti con la fede e la speranza di quei bambini che, nonostante noi, può trasformarsi nel tempo anche in buio ed angoscia. Ed è proprio qui che Tu ci aspetti! Che ci fai scoprire il limite della nostra fede e ci fai capire che, in fin dei conti, nulla di più abbiamo fatto di quanto dovevamo fare.

Solo capendo questo, potremo confidare nella “promozione” a servi inutili. Ed è per tutto questo Signore che ti diciamo con forza: “Accresci in noi la fede!”

Preghiamo

Nel primo mistero gaudioso ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Santissima

Preghiamo per tutti i bambini e i ragazzi abbandonati perché, grazie al tuo amore paterno, possano mantenere sempre viva la speranza di poter rinascere un giorno, come figli.

Nel secondo mistero gaudioso ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta

Preghiamo per tutte quelle famiglie che “non ascoltano” la tua chiamata all’accoglienza, dona loro la grazia della fecondità del cuore.

Nel terzo mistero gaudioso ricordiamo la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme

Preghiamo per i genitori adottivi, sappiano sempre riconoscere il meraviglioso progetto di salvezza in cui Tu li hai coinvolti, anche nei momenti più impegnativi.

Nel quarto mistero gaudioso ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe

Preghiamo per quanti hanno nelle mani le sorti dei bambini in attesa di una famiglia, perché agiscano con coscienza e moralità, operando sempre nel rispetto dei loro diritti.

Nel quinto mistero gaudioso ricordiamo il ritrovamento di Gesù tra i dottori nel Tempio

Preghiamo per tutti i figli che stanno vivendo un momento di difficoltà. Li affidiamo con fiducia a Te che, fin dal principio, “sulle palme delle tue mani li hai disegnati”.