Seydou, dai barconi alla Fiction Rai “Lampedusa. Dall’orizzonte in poi”. “Porto sugli schermi il dramma di chi scappa in cerca di salvezza”

maggioreL’accoglienza e l’integrazione targate Amici dei Bambini saranno protagoniste della fiction per la Rai “Lampedusa. Dall’orizzonte in poi ” che va in onda stasera 20 settembre e domani 21 settembre su Raiuno.  Seydou, uno delle migliaia di minori stranieri non accompagnati sbarcati a Lampedusa nel 2014 e accolto dai Maggiore, una delle famiglie accoglienti di Ai.Bi., è stato scelto per recitare al fianco di Claudio Amendola.

Seydou sarà uno dei protagonisti della miniserie della Rai in cui si racconterà le storie di chi ogni giorno a Lampedusa si prodiga con grande generosità e spirito umanitario per salvare e accogliere i migranti in fuga dalla guerra e dalle persecuzioni. Sullo sfondo la vita di un’isola diventata confine simbolico dell’Europa, una piccola striscia di terra dove, tra mille difficoltà, convivono i pochi residenti e le centinaia di uomini, donne e bambini che ogni giorno affrontano i pericoli del mare in cerca di un futuro migliore.

Non a caso il leit motive della fiction è “l’accoglienza e l’arrivo dei migranti  – dice lo sceneggiatore Andrea Purgatori – ma anche la tragedia di chi si imbarca e di chi non riesce a imbarcarsi, di chi viene violentato e depredato dai trafficanti”.  “Il tentativo –continua – è quello di costruire un sentire comune. Spesso la fiction e il cinema riescono a raccontare un problema molto meglio di quanto non faccia la cronaca“.

Seydou nella fiction interpreta “chi difende la propria identità di essere umano – racconta – e non di numero come invece molte volte accade nei Centri di accoglienza”. Sarà, infatti, il protagonista di una “rivolta” all’interno del centro da parte di un gruppo di ragazzi immigrati che si ribelleranno per il trattamento subito.

Claudio Amendola, che nella fiction interpreta un sottufficiale della guardia costiera alla guida di una imbarcazione, spiega “noi raccontiamo quegli italiani assolutamente nell’ombra e poco citati che spendono la vita per salvare persone perché da sempre quando c’è qualcuno in mare lo si va a prendere, dai tempi dei fenici“.

Seydou è arrivato a Messina nel gennaio del 2014, portato al Palanebiolo (dove le condizioni di accoglienza sono ben lontane dal minimo di dignità ) dove ha trascorso un paio di giorni e da lì arrivato in aereo a Lampedusa dove ha trovato la sua “salvezza” nella famiglia Maggiore che lo ha accolto in casa donandogli amore e calore e soprattutto dandogli la reale opportunità di rifarsi una vita.

Seydou, ora maggiorenne, ha potuto concludere i propri studi e con la scuola ha anche incontrato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno 2014-2015. E ora anche la tv. In bocca al lupo Seydou.