Si può Adottare a Distanza un bambino in Marocco e poi portarlo in Italia?

Non è possibile far trascorrere un periodo in Italia al bambino Adottato a Distanza, ma Ai.Bi. da la possibilità al sostenitore, di andare a conoscere il bambino nel suo Paese d’origine, quando l’ emergenza sanitaria sarà terminata!

Buongiorno cari amici di Ai.Bi.,

vi scrivo perché avremmo intenzione di attivare un’Adozione a Distanza di un bambino marocchino. Quest’anno io e mio marito andremo in ferie da fine giugno e stavamo pensando, pandemia permettendo, di regalare al bambino in Adozione a Distanza una vacanza in Italia, proprio in occasione di quel periodo. Mio figlio sarebbe felice di conoscere il suo “fratellino” lontano. Siamo disposti a contribuire ai costi di viaggio e, ovviamente, a tutte le spese. E’ fattibile tutto questo? Potete darci informazioni?

Grazie

Gilda

 

Cara Gilda,

grazie per averci scritto e per la volontà di attivare un’Adozione a Distanza in Marocco.

Ai.Bi. è presente in Marocco dal 1994. Da allora si impegna per garantire la realizzazione dei diritti dei minori abbandonati e a rischio di abbandono sul territorio, attraverso progetti di cooperazione allo sviluppo.

Il progetto Adozione A Distanza è stato avviato nel 2006, in collaborazione con 7 associazioni che gestiscono 7 centri di accoglienza per bambini senza protezione familiare in diverse città: Fondazione Rita Zniber a Meknes, Dar Al Atfal Al Ouafae e Fassia a Fez, Lalla Meryem e Maison d’Enfants Akkari a Rabat, Associazione Protezione e Assistenza a Salé e Sidi Bernoussi a Casablanca.

Con la comparsa del Covid-19 poi, Ai.Bi. ha lavorato con gli orfanotrofi anche per sensibilizzare il personale e i bambini sui rischi di diffusione del virus, inoltre ha fornito a tre centri partner materiale sanitario (mascherine, gel disinfettanti, ecc.), medicine e materiale educativo per seguire le lezioni a distanza (tablet, computer portatili, ecc.). L’obiettivo è stato quello di garantire il benessere e la sicurezza dei bambini/ragazzi ospitati e del personale, assicurando il buon funzionamento delle attività educative di tutti i bambini sostenuti nei vari orfanotrofi.

La sua proposta di ospitare il minore che sostiene in Italia è molto bella ma, purtroppo, non è fattibile, e non solo per i bambini del Marocco. Per tutti i bambini beneficiari dell’Adozione a Distanza, infatti, non è possibile prevedere spostamenti fuori dal Paese d’origine.

Tuttavia noi di Amici dei Bambini da sempre siamo fermamente convinti che una comunicazione diretta con il bambino sostenuto a distanza sia una cosa positiva sia per il minore che per il sostenitore. È proprio per questo che Ai.Bi. permette di organizzare una vacanza nel Paese d’origine del bambino, ovviamente in un periodo normale senza emergenza sanitaria.

Se interessata, per il futuro, potrà contattare l’ufficio gestione Adozioni a Distanza di Ai.Bi. almeno 3 mesi prima della data di partenza prevista. In questo modo Ai.Bi. “accompagna” i “genitori a distanza” verso la possibilità di vedere con i loro occhi i progressi e la vita di tutti i giorni del proprio bambino sostenuto.

L’incontro è un’esperienza speciale per i bambini che vivono negli istituti perché hanno trovato qualcuno che si prenda cura di loro anche se da lontano.

In attesa di un periodo consono agli spostamenti, nel frattempo, potreste comunque mettervi in contatto con il bambino tramite chiamate via Skype, per conoscerlo meglio, presentarvi, dialogare con lui.

Dovreste, in tal caso, dopo l’attivazione e l’abbinamento del minore, inviare una email ad Ai.Bi. all’indirizzo sad@aibi.it, specificando il vostro desiderio. A quel punto, gli operatori di Ai.Bi. si attiveranno per realizzare l’incontro telematico.

Nella speranza di aver chiarito ogni suo dubbio ci auguriamo di accoglierla presto nella nostra grande famiglia per accogliere a sua volta un bambino/a marocchino.

Grazie ancora per averci scritto

Staff Sostegno a Distanza