Siria: 4 milioni i rifugiati, 11.500 i minori uccisi. il più grande esodo di massa degli ultimi vent’anni

Bambino Siria guerraQuasi 4 milioni di rifugiati siriani sono fuggiti dal loro Paese a causa della guerra civile che in più di quattro anni ha ucciso almeno 220.000 persone. Se il numero dei rifugiati continuerà a crescere come previsto, il conflitto siriano potrebbe provocare il più grande esodo di massa che la storia ricordi dopo il genocidio ruandese del 1994.

Un bilancio ufficiale da parte dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati afferma che ci sono attualmente 3 milioni e 900mila rifugiati siriani registrati, rispetto ai 2,7 milioni di un anno fa. Altri 7,6 milioni di siriani restano nel loro paese, ma costretti ad abbandonare le loro case. Mentre- secondo l’Agenzia degli stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID) sono 5 milioni e mezzo i bambini siriani colpiti dalle battaglie, molti dei quali hanno smesso di frequentare la scuola.

La maggior parte dei rifugiati siriani risiedono attualmente in Turchia e in Libano, anche se alcuni hanno raggiunto la Giordania, l’Iraq e il Nord Africa.

Le Nazioni Unite stimano che quest’anno sono necessari almeno 4 miliardi e mezzo di dollari per fornire una risposta adeguata alla crisi, ma effettivamente è stato stanziato dai leader mondiali solo  il 20 per cento della somma necessaria.

Da quando è iniziato il conflitto, gli Stati Uniti hanno inviato più di 3 miliardi di dollari in aiuti, diventando il primo Paese donatore a livello mondiale.

La Siria è stata coinvolta in una dura guerra dal 2011. Il gruppo Stato islamico, noto anche come ISIS, ora controlla metà del paese. La guerra avviene quotidianamente all’interno delle città. Aleppo, la seconda città della Siria, è divisa in una zona controllata dai ribelli e una dalle forze del regime.

E’ di oggi, 17 giugno 2015, la notizia di almeno sette civili morti, quattro bambini, una donna e due uomini, dopo un attacco con razzi sferrato dai ribelli siriani contro zone di Aleppo controllate dalle forze del regime di Damasco. La denuncia arriva dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni siriane.

Ieri lo stesso Osservatorio aveva denunciato il lancio di centinaia di razzi da parte dei ribelli contro le zone di Aleppo controllate dalle forze del regime e la morte di almeno 36 persone, tra le quali 14 bambini. Gli ultimi che si aggiungono ai 11.500 bambini uccisi in questi quattro anni di conflitto, stando alle statistiche diffuse dalla stessa ong.

Per cercare di aiutare almeno i più piccoli, grazie alla campagna di Sostegno a Distanza  “Io non voglio andare via”, Amici dei Bambini è presente in Siria con  interventi di emergenza che hanno l’obiettivo di assicurare ai più piccoli e alle loro famiglie il diritto al gioco, alla casa, alla salute, all’istruzione e al cibo: il diritto a sentirsi a casa nel proprio Paese. Amici dei Bambini in collaborazione con l’associazione Syrian Children Relief, opera nella provincia di Idlib in decine di villaggi, tra cui Binnish, Taftanaz, e Sarmin. Per saperne di più, visita il sito dedicato.