Siria, la tregua non regge. Il Papa chiede lo stop alle violenze della guerra

Siria. Ai.Bi. raccoglie l’appello del Papa e lancia la campagna #Nonlasciamolisoli

Il presidente di Amici dei Bambini, Marco Griffini: “Di fronte all’appello del Santo Padre non possiamo tirarci indietro e rispondiamo con i fatti. Gli orrori di questa guerra non possono essere dimenticati. Siamo gli unici presenti ancora a Idlib, la zona più martoriata”

Siria, la tregua non regge. Il Papa chiede lo stop alle violenze della guerraDopo l’appello di papa Francesco durante l’Angelus di ieri parte #Nonlasciamolisoli: una campagna nazionale di raccolta fondi a favore dei bambini della Siria. A lanciarla è Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, organizzazione nata oltre trent’anni fa da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che si pone come obiettivo fondamentale il sostegno all’infanzia in difficoltà.

“Siamo presenti in Siria dal 2013 e lavoriamo a fianco dell’infanzia in difficoltà in tutto il mondo da oltre trent’anni – ha spiegato Griffini – Di fronte all’appello di papa Francesco non possiamo tirarci indietro e, come già accaduto durante la guerra in Bosnia, con il Kossovo e con la recente emergenza profughi a Lampedusa, alla richiesta del Santo Padre rispondiamo con i fatti, scendendo in campo al fianco dei bimbi siriani con una campagna interamente dedicata a loro. Gli orrori di questa guerra che dura ormai da nove anni non possono essere dimenticati. Non possiamo lasciarli soli”.

Durante l’Angelus di domenica 16 febbraio, papa Francesco ha infatti ricordato il dramma della bambina morta assiderata a un anno e mezzo tra le braccia del padre, che stava tentando di trasportarla in ospedale a piedi da un campo profughi di Idlib.

E proprio nell’area di Idlib, dove è in corso una delle peggiori crisi umanitarie dall’inizio della guerra, Ai.Bi. è presente con i propri progetti umanitari. Nonostante il dramma di una guerra che non da tregua alla popolazione civile, Amici dei Bambini, continua a stare a fianco dei più deboli garantendo aiuti alimentari , sanitari e supporto psicologico alla popolazione civile: soprattutto bambini e famiglie che cercano di sopravvivere nei campi profughi.

“In collaborazione con i partner locali – spiega Griffini – in questi anni abbiamo realizzato interventi di prima e seconda emergenza nelle aree di Aleppo, Idlib, Homs. In cinque anni abbiamo raggiunto oltre 60 mila bambini sfollati insieme a quel che resta delle loro famiglie. Attualmente siamo l’unica organizzazione umanitaria italiana ancora presente nei campi profughi della provincia di Idlib, una delle zone più martoriate della Siria, dove insieme al nostro partner storico Kids Paradise, stiamo portando avanti, in mezzo a incredibili difficoltà, un progetto di sicurezza alimentare. La situazione, però, è sempre più drammatica e ora, con questa nuova campagna, vogliamo non solo estendere e intensificare la portata dei nostri interventi di emergenza a favore dei bambini dei campi profughi, ma anche tenere accesa in Italia una piccola fiammella sul dramma che colpisce da nove anni queste martoriate famiglie, affinché non si spenga del tutto”.

Si può contribuire alla campagna donando sul sito web di Ai.Bi. oppure con una donazione libera sul c/c di Intesa San Paolo intestato a Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, IBAN IT40 Z030 6909 6061 0000 0122 477, inserendo come causale “Siria. Non lasciamoli soli”. In alternativa è possibile utilizzare il c/c postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini, IBAN: IT89R0760101600000000003012.

I fondi raccolti serviranno per donare sollievo alle famiglie rifugiatesi all’interno dei campi profughi sostenuti da Ai.Bi. tramite il partner locale Kids Paradise, acquisendo beni di prima necessità per i bambini, come coperte, vestiario, scarpe, alimenti per neonati, presidi medico-sanitari, organizzando spazi protetti di sollievo e di gioco, attivando interventi di PSS (Psychological support) e fornendo il pane quotidiano attraverso un forno mobile.