Siria. Bombardato il mercato di Ma’arrat An Nu’man, a sud-est di Idlib: altri 12 morti e 18 feriti

Nuovo raid aereo sulla di Idlib, a nord ovest della Siria. Colpito il mercato ortofrutticolo di Ma’arrat An Nu’man.

“In Siria sta morendo un’intera generazione nell’indifferenza e la comunità internazionale deve esserne consapevole e deve sentirsene responsabile.” Marco Griffini (Ai.Bi.)

Non ha retto la tregua unilaterale annunciata solo pochi giorni fa dalle forze militari russe in Siria nella regione di Idlib. 

Secondo quanto riferito dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) è di almeno 12 civili uccisi e 18 persone ferite il bilancio dell’ultimo raid aereo sulla regione nord-occidentale di Idlib: Colpito anche il mercato ortofrutticolo di Ma’arrat An Nu’man, a 104 chilometri a sud del confine turco-siriano e a 43 chilometri a nord della città di Idlib.

L’attacco al mercato ortofrutticolo della città di Ma’arrat An Nu’man è avvenuto ieri sera, martedì 21 maggio, dopo l’Iftar, la tradizionale rottura quotidiana del digiuno nel mese islamico di Ramadan, riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. Il mercato era affollato di gente. I bombardamenti sono avvenuti mentre nel nord della vicina provincia di Hama si scatenavano violenti scontri dopo il contrattacco dei jihadisti martedì contro le forze filogovernative nella città di Kafr Nabuda.

Per le Nazioni Unite, l’offensiva nella Siria nord-occidentale rischia di essere la peggior crisi umanitaria.

Nell’ultimo mese con il riacutizzarsi del conflitto dal 30 aprile, 230 civili, tra cui almeno 51 bambini e 52 donne, hanno perso la vita nei raid aerei. E sono già 180mila gli sfollati, molti dei quali costretti a vivere nei campi di olivi.

Migliaia di persone in Siria non hanno più una casa. Ad avere la peggio come in tutte le guerre sono civili, donne e bambini. Sta morendo un’intera generazione nell’indifferenza e la  comunità internazionale deve esserne consapevole e deve sentirsene responsabile.” così il presidente di Ai.Bi. Marco Griffini.

Proprio a Ma’arrat An Nu’man, Ai.Bi. Amici dei Bambini opera al fianco del partner siriano Kids Paradise, per garantire il pane a più di 30 mila persone, tra cui 18 mila sfollati interni.

Ai.Bi. opera in Siria dal 2014 con la campagna “Non lasciamoli Soli”, per mantenere alta l’attenzione su un conflitto che continua ormai da nove anni nel silenzio e portare sollievo alle popolazioni civili colpite grazie alla generosità si quanti sostengono Ai.Bi. e di coloro che vogliono unirsi  alla causa potremo raggiungere più famiglie.