Siria. Donne capofamiglia: difficile andare avanti da sole…figuriamoci in Siria!

Nei campi profughi della Siria un aiuto concreto e continuativo lo fornisce AI.Bi. grazie ai capi di bestiame e agli orti assegnati alle famiglie monoparentali

Proseguono molto bene i progetti di agricoltura e di allevamento dedicati alle donne capofamiglia e noi continuiamo a tenervi aggiornati sul loro andamento, raccontandovi altre storie che vedono protagoniste le donne capofamiglia siriane beneficiarie appunto di questi due progetti, di agricoltura e di pastorizia.

Tra di loro c’è Shifa. Lei è una delle centinaia di migliaia di donne sfollate durante la guerra in Siria iniziata dieci anni fa. Suo marito è detenuto da molti anni e lei da tempo non ne sa più nulla. Racconta: “da anni lavoro quotidianamente come bracciante nei campi. Le circostanze economiche ci impediscono di ottenere cibo e una vita dignitosa”. Shifa è una delle beneficiarie che hanno ricevuto 4 capi di bestiame da AI.Bi. “le mie quattro pecore hanno dato alla luce 4 agnellini ed ora possiedo ben 8 pecore! Ho iniziato ad mungerle gradualmente, con calma, per abituarle e non spaventarle. Questo progetto è un sogno per me e molte altre donne capofamiglia, le pecore infatti forniscono un reddito durante tutti i mesi dell’anno grazie alla vendita dei prodotti caseari.  Inoltre grazie a loro, posso integrare la dieta familiare con cibi sani, ricchi di proteine e di calcio”

La seconda storia di vita che vi raccontiamo oggi è quella di Fatima che vive nel villaggio di Ora e ha 47 anni.  È una delle nostre beneficiarie che ha ricevuto quattro capi di bestiame e supporto zootecnico oltre a foraggio e vaccini per gli animali. Fatima dice: “Ho 7 pecore, dopo che tre pecore hanno partorito e non vedo l’ora di vedere il quarto agnellino che nascerà tra pochi giorni”. La famiglia di Fatima è composta da sei persone: i suoi anziani genitori, sua sorella maggiore che è sorda, e due sorelle minori che vivono con lei nella stessa casa. Fatima è l’unica a lavorare.

La donna ci racconta: “La mia vita ha iniziato a cambiare da quando ho un piccolo gregge di pecore da curare. Trascorro gran parte del mio tempo a prendermi cura di mio padre, mia madre e delle mie sorelle,  poi trascorro il resto del tempo con le pecore per allevarle nel migliore dei modi, i miei pensieri si fanno meno opprimenti quando lavoro a contatto con gli animali e so che essi mi danno di che vivere”. Fatima ha aggiunto: “Spero che tutte le organizzazioni umanitarie presentino progetti che forniscono reddito alle famiglie all’interno della Siria . Io sono stata fortunata a rientrare tra i beneficiari ma ancora molte famiglie hanno necessità di un sostegno simile”.

Ai.Bi., dal 2014, è attiva nel nord ovest siriano, per proteggere i minori più vulnerabili e le loro famiglie, anche promovendo azioni rivolte al loro auto-sostentamento.

Con l’aiuto del partner locale Kids Paradise, Ai.Bi. ha potuto coinvolgere 240 famiglie a conduzione femminile in attività di autosostentamento e di generazione di reddito aggiuntivo.

A 120 famiglie sono stati distribuiti 4 capi di bestiame per la produzione di latte e prodotti caseari e altre 120, hanno potuto beneficiare di serre per la produzione di cetrioli e pomodori.

Questo, come tanti altri progetti portati avanti da Ai.Bi., a favore della popolazione siriana, sono resi possibili anche grazie al prezioso aiuto del Sostegno a Distanza. Con una donazione di 25 euro al mese potrai aiutare Ai.Bi. a supportare le famiglie e i minori siriani vittime della guerra che vivono nei campi profughi. Potrai seguire ogni mese l’evoluzione del progetto, iniziare a conoscere le storie delle nostre famiglie e dei loro bambini, condividerne le gioie, le sofferenze, le speranze… insomma diventerà, se lo vorrai, anche “il tuo progetto” e potrai così monitorare da vicino ogni progresso, grazie a costanti aggiornamenti. Pensaci. Il tuo aiuto può fare la differenza