Siria. Il 2020 a Idlib inizia con migliaia di sfollati. Ai.Bi. presente nella zona più calda del conflitto

Con il progetto “Non lasciamoli soli”, Amici dei Bambini cerca di alleviare le sofferenze delle vittime più indifese di questa tragedia: i bambini

Come è iniziato il 2020 in Siria? Purtroppo, esattamente come era terminato: il governatorato di Idlib, dove opera, in collaborazione con l’associazione locale Kid’s Paradise, Ai.Bi. – Amici dei Bambini, che monitora da vicino la situazione di una terra troppo spesso dimenticata, continua a testimoniare combattimenti pesanti, inclusi attacchi aerei, bombardamenti e scontri a terra a causa dall’escalation di violenza iniziata il 16 dicembre. I combattimenti hanno portato a un nuovo spostamento di massa della popolazione verso nord, più precisamente verso il confine turco, si calcolano un totale di quasi 284mila sfollati dal 12 dicembre. Dal 1 dicembre 2019 all’1 gennaio 2020, inoltre, quasi 300.000 persone sono fuggite principalmente dal governatorato di Idlib meridionale, spostandosi più a nord a causa delle ostilità.

Il World Food Programme ha fornito assistenza alimentare di emergenza attraverso razioni pronte a circa 94.500 persone durante il mese di dicembre. Questi aiuti rimangono comunque limitati rispetto ai bisogni.

Secondo quanto riferito, Ma’arrat An Nu’man e le sue campagne sono spopolati, mentre migliaia di persone provenienti da Saraqab e dalle sue campagne orientali sono fuggite in previsione delle ostilità che si estendono nella loro area.

La maggior parte degli sfollati si è comunque trasferita nei centri urbani e nei campi di sfollati nel nord-ovest di Idlib. Decine di migliaia si sarebbero trasferite in aree come Afrin e A’zaz, nel governatorato settentrionale di Aleppo, in cerca di sicurezza e accesso ai servizi.

Prevale una situazione di sicurezza instabile con segnalazioni quotidiane di bombardamenti, che colpiscono le infrastrutture civili, come scuole e campi. Lo spostamento durante l’inverno sta ulteriormente esacerbando la vulnerabilità delle persone colpite. Molti di coloro che sono fuggiti hanno urgente bisogno di sostegno umanitario.

Amici dei Bambini, con il progetto “Non lasciamoli soli”, supporta le vittime più indifese e incolpevoli di questa tragedia: i bambini, appunto. Con il tuo supporto puoi fare molto e aiutare Ai.Bi. a garantire loro un minimo di sollievo. E, forse, di speranza nel domani.