Siria. Infanzia rubata: C’è chi vuole plagiarli, usarli come bombe, reclutarli come soldati. Noi li facciamo giocare

foto siriaI “cuccioli del califfato” continuano a morire per la Jihad. Vengono reclutati, plagiati, usati come bombe e nella “migliore delle ipotesi” istruiti a sgozzare altri esseri umani come loro. Oggi si “esercitano” sul collo delle bambole per essere ‘domani’ spietati su quello degli adulti considerati come “impuri”. Un vero e proprio lavaggio di cervello a cui, come raccontano i pochi che riescono a fuggire, sono sottoposti con addestramenti lunghi fino a 10 ore al giorno.

Un’infanzia rubata: bambini che perdono la loro innocenza per diventare gli assassini di domani.  Questa la ‘sorte’ dei maschietti, mentre le femminucce rischiano di diventare schiave del sesso. Bambini che dimenticano troppo velocemente la spensieratezza del gioco, la serenità del divertimento, la sicurezza degli spazi pubblici dove farsi compagnia e trascorrere delle ore tra altalene, scivoli e automobiline.

Un diritto che Ai.Bi. Amici dei Bambini, continua, invece,  imperterrita a voler difendere. Con tutte le sue forze e determinazione attraverso i suoi progetti. Come la ludoteca realizzata a Binnish: qui Ai.Bi. ha allestito un spazio sotterraneo per 200 bambini, che dà loro la libertà di giocare e stare insieme, mentre fuori la guerra continua. L’ambiente è allegro e luminoso, con alberi, fiori, nuvole e sole dipinti sulle pareti, per accogliere al meglio i piccoli siriani. È un terreno protetto di gioco, ma anche uno spazio dove i bambini e le bambine possono rielaborare i traumi e lo stress grazie all’aiuto di uno psicologo, che li segue ad uno ad uno e in gruppo.

Ma la ludoteca è solo uno dei tanti interventi e progetti avviati da Ai.Bi. in Siria. Un altro fondamentale è quello dell’assistenza sanitaria tramite la fornitura di medicinali e il sostegno di personale medico di 4 ospedali locali.

Quello di cui avrebbe avuto bisogno Raghad, la bambina di 11 anni, morta qualche giorno fa su un barcone in viaggio verso la Sicilia. Malata di diabete, gli scafisti al momento dell’ ‘imbarco’ sul barcone, hanno gettato per mare lo zainetto dove c’erano le fiale di insulina e i macchinari misurare i valori del diabete e le giuste dosi di medicinale da somministrare. Senza di questi  al quinto girono di viaggio per mare, la piccola Raghad non ce l’ha fatta: gli scafisti l’hanno, di fatto, condannata a morte.

E’ per bambini come Raghad che Ai.Bi. non va via e fornisce assistenza sanitaria a 360 gradi. Affinché non siano costretti ad affrontare attraversate di deserti e di mare alla ricerca di un ospedale dove curarsi. Lo scopo della famiglia di Raghad era, infatti, raggiungere la Germania per fare curare la figlia.

E intanto in Siria secondo l’osservatorio Sohr, in questi giorni altri 14 bambini-kamikaze addestrati dall’Isis sono morti negli scontri con l’esercito iracheno: alcuni dei bambini sono morti facendosi esplodere in auto-bomba. Secondo l’osservatorio, il reclutamento di adolescenti è in continua crescita: le famiglie in difficoltà vengono contattate e convinte a inviare i figli nei campi di addestramento. A volte non mancano offerte di danaro o di auto o altri beni per convincere i ragazzi o i genitori ad aderire all’Isis.

Proprio alle famiglie si rivolge Ai.Bi, con la distribuzione di cibo (pane e latte) e soprattutto con laboratori in cui le donne possono imparare mestieri con i quali avere una loro indipendenza. Ed essere così più forti nell’opporsi a chi li vuole sfruttare facendo forza sul loro stato di bisogno.

Sempre a Binnish, infatti, accanto alla ludoteca sotterranea, Ai.Bi. ha allestito un laboratorio di sartoria. Qui 40 mamme possono cucire abiti, fra cui i grembiulini per i bambini della ludoteca, e tessere maglioni e coperte per le loro famiglie, mentre i figli giocano protetti poco più in là. Inoltre, per quanto riguarda il pane, Amici dei Bambini ha riattivato un forno in cui sono preparate quasi 4 tonnellate quotidiane di pane, alimento da sempre fondamentale in Siria e oggi più che mai. Ogni giorno diamo pagnotte calde e profumate a oltre 3000 persone. Grazie a diversi punti di distribuzione, riusciamo a raggiungere anche le famiglie che abitano nelle zone più vulnerabili, dove molti forni sono stati chiusi e distrutti dalla guerra.

Queste le “armi” di Ai.Bi. con le quali cerchiamo di vincere la nostra guerra: sottrarre i bambini al ‘reclutatori’ dell’Isis togliendoli dalla strada e da morte certa. Se non quella materiale, quella dell’anima. Aiutaci anche tu: i bambini hanno diritto all’innocenza.