Siria. Nati da poche ore e già sono il bersaglio delle bombe. Ecco perché Ai.Bi realizza il primo ospedale pediatrico dentro la roccia. Al via ‘Campagna Bambini in Alto mare’: sms solidale dal 17 settembre fino al 3 ottobre

foto-ospedaleNati da poche ore e già sono il bersaglio delle bombe. L’allarme suona a volume altissimo mentre nelle incubatrici i bambini strillano disperati. I medici nel panico entrano ed escono dal reparto, a terra i detriti. Un video di Sky News (di febbraio 2016) mostra il reparto di neonatologia dell’ospedale pediatrico di Azaz, in Siria, colpito dai bombardamenti che lunedì hanno provocato 14 morti.

Ecco perché Ai.Bi. Amici dei Bambini ha deciso di realizzare un ospedale pediatrico dentro la roccia: in modo da essere al riparo da attacchi e bombe e mettere così medici e personale sanitario nelle condizioni di curare e fare assistenza sanitaria ai 6 milioni di bambini che vittime di ferite da guerra.

Secondo l’Oms, infatti, sono oltre 13 milioni le persone – tra cui 6 milioni di bambini – che hanno bisogno di aiuti: l’aspettativa media di vita è crollata a poco più di 20 anni e oltre 11 milioni di persone necessitano di assistenza sanitaria.

Cifre drammatiche che hanno persuaso Amici dei bambini a non perdere un minuto di più e ad accrescere il proprio impegno a favore della popolazione siriana con la costruzione di un nuovo ospedale pediatrico, realizzato in un ambiente assolutamente protetto: materialmente dentro una collina. La località precisa, per ovvie ragioni, rimane segreta. Una sfida che si potrà sostenere con un sms o una chiamata solidale da 2 o da 5 euro al 45507 a favore della campagna Bambini in Alto Mare.

L’ospedale sarà accessibile a circa 450 mila civili: scavato nella collina, fornirà un ambiente sicuro per i pazienti e il personale. Su una superficie di circa 2000 mq all’interno della collina e 300 mq fuori, l’ospedale offrirà servizi di emergenza così come pediatria, ginecologia e servizi ostetrici per 300 pazienti al giorno.  Con 35 posti letto e 19 incubatrici, l’ospedale potrà, inoltre, fornire la sicurezza ai più vulnerabili.

La struttura sanitaria è l’ennesima sfida che si pone Ai.Bi, presente dal 2014 in Siria, nelle province settentrionali di Idlib e Aleppo, e recentemente anche nelle aree di Homs e Rural Damasco, con l’obiettivo di contribuire alla sicurezza alimentare e alla protezione dei minori. Tre anni in cui Ai.Bi ha aiutato 25 mila bambini e le loro famiglie “strappate” così ai barconi mettendole nelle condizioni di poter vivere.

Ma tutto ciò sarebbe vano senza il tuo contributo: grazie a te potremo rafforzare il nostro impegno in Siria,  ma anche dare continuità ai nostri progetti  in Italia  sostenendo le case e i servizi di accoglienza di Ai.Bi. per minori stranieri non accompagnati, madri sole e famiglie di profughi con bambini piccoli.

Ecco perché dal 17 settembre al 3 ottobre 2016, ti invitiamo a  inviare un sms solidale da 2 euro o ad effettuare una telefonata da 2 o 5 euro da rete fissa al numero 45507. Il futuro di molti bambini dipende anche da te.