Siria. Paese ad alto rischio di propagazione del Coronavirus. Ma con Ai.Bi. l’#Accoglienzanonsiferma

Con i fondi donati saranno acquistati presidi medico-sanitari nei campi profughi a Idlib, a nord ovest della Siria, oltre a campagne di prevenzione per bambini

La Siria è ad alto rischio per la propagazione del Coronavirus e non è in grado di contenere la pandemia, ha detto lunedì 30 marzo l’inviato speciale delle Nazioni Unite per il Paese, ribadendo le richieste di un cessate il fuoco completo e immediato a livello nazionale, per consentire uno sforzo congiunto per contrastare la l’avanzata del nuovo coronavirus. “Abbiamo bisogno della sicurezza e calma che solo un cessate il fuoco a livello nazionale garantirebbe, vi è bisogno di cooperazione tra i vari attori presenti sul territorio siriano – e questo non è necessario domani, ma ora”, ha aggiunto Geir Pedersen in una videoconferenza con i membri del Consiglio di sicurezza.

Siria: rischio Coronavirus. Anni di conflitto hanno distrutto il sistema sanitario

Anni di conflitto hanno degradato o distrutto il sistema sanitario locale, ha sottolineato l’inviato dell’ONU, insistendo sul fatto che il virus mette in pericolo tutti i siriani, che supportino o meno il governo. Inoltre, la governance debole o assente, un sistema sanitario svuotato e la carenza di operatori sanitari, attrezzature e forniture mediche, aggravano le prospettive di questa crisi. Dati i movimenti della popolazione su larga scala, le condizioni pericolosamente anguste nei campi per gli sfollati interni, gli insediamenti informali e i luoghi di detenzione, la Siria è ad alto rischio di non riuscire a contenere la pandemia.

Siria. Rischio Coronavirus: Ai.Bi. vicina agli sfollati e alle famiglie siriane

Anche in questo momento così difficile per entrambi i paesi, Ai.Bi. – Amici dei Bambini è vicina alle famiglie siriane. Puoi aiutarci anche tu a proteggere chi una casa dove ripararsi ormai non ce l’ha più. Ai.Bi, attraverso la nuova campagna #accoglienzanonsiferma, è impegnata in prima linea nella lotta all’epidemia anche in questa parte del mondo. Con i fondi donati saranno acquistati presidi medico-sanitari nei campi profughi a Idlib, a nord ovest della Siria, oltre a campagne di prevenzione per bambini, famiglie e operatori con il partner locale Kids Paradise.

Per informazioni: https://www.aibi.it/ita/emergenza-coronavirus/