Siria. Più forte della guerra è il sorriso di un figlio nelle braccia del padre

Dieci anni di guerra possono distruggere tutto: ospedali, case, braccia, gambe, ma mai potranno annientare il formidabile amore che lega un padre a suo figlio: una persona unica, vera, viva, felice

Quando si dice che una foto vale più di mille parole… L’immagine che arriva dalla Siria, scattata dal fotografo Mehmet Aslan e che gli è valso il Siena International Photo Awards 2021, rientra pienamente in questa categoria. Aggiungere il contesto e raccontare la storia dei genitori aggiunge sicuramente qualcosa, almeno dal punto di vista della consapevolezza di chi guarda e legge, ma la forza dirompente del messaggio è tutto in quella immagine e, soprattutto, nel sorriso di quel bambino.

Una foto dalla Siria: l’inno alla vita in un sorriso

Un sorriso che, pur nello strazio di un’immagine che racchiude in sé la tragedia di una guerra decennale e delle tante vite trascinate nella disperazione, racconta la forza della vita. Perché quel sorriso fa pensare proprio a questo: che la vita sia più forte, nonostante tutto.
Più forte della gamba amputata del papà che lo tiene in braccio, conseguenza di una bomba; più forte del suo essere nato senza braccia né gambe, per via dei farmaci assunti dalla madre contro il gas nervino respirato durante la guerra; più forte dell’impossibilità di trovare delle protesti tanto in Siria quanto in Turchia, dove la famiglia ha cercato rifugio.
“Questa foto – sono le parole della mamma del bambino rilasciate al Washington Post e riportate dall’HuffPost – è arrivata al mondo, abbiamo cercato per anni di farci sentire per aiutare mio figlio con i trattamenti, faremmo di tutto per dargli una vita migliore”.

L’impegno silenzioso di chi in Siria si spende in favore di famiglie e bambini

Una forza d’animo irriducibile, di chi ancora spera nel futuro, nonostante tutto, e che è un po’ anche lo spirito di chi in Siria si impegna quotidianamente, nel silenzio di tutti, per portare un raggio di speranza ai bambini e le famiglie che convivono da anni con bombe, guerra e difficoltà. Come fa Ai.Bi. insieme al suo partner locale Kids Paradise nella provincia di Idlib, nel nord-ovest del Paese, dove vengono portati avanti da tempo diversi progetti: dall’installazione di serre per la coltivazioni di pomodori, alla distribuzione di acqua potabile e kit medicali per le famigli che vivono nelle tendopoli, fino alla distribuzione di capi di bestiame alle donne capofamiglia.
Progetti portati avanti anche grazie all’adozione a distanza di tutti i sostenitori che scelgono di aiutare le attività che vengono effettuate in Siria.

Foto: Siena International Photo Awards 2021