Siria. “La gioia negli occhi dei miei figli.” Il racconto di speranza di Amal, madre e unica responsabile di otto minori

Dopo aver perso il marito, Amal si è trovata da sola a dover crescere otto figli, ma grazie al sostegno di Ai.Bi. oggi riceve il supporto necessario per poter andare avanti: “Per la prima volta, dall’inizio della guerra, ho sentito che c’era una speranza di coltivare la mia terra”

In Siria, Paese che da anni subisce le devastazioni di una guerra incessante, l’agricoltura è una delle principali fonti di sostentamento per milioni di persone.
Tuttavia, coltivare la terra è sempre più difficile a causa della scarsità di risorse e dei conflitti armati.
In questo contesto, le donne siriane sono le più vulnerabili e le più coraggiose, poiché devono affrontare da sole le sfide della vita e della sopravvivenza. È il caso di Amal e di altre donne siriane di cui condividiamo le storie, che, negli anni, hanno avuto l’opportunità di cambiare la loro situazione grazie ai progetti di Ai.Bi., finanziati dal SAD e da altri donatori istituzionali.
Amal è infatti una delle beneficiarie del progetto “Sviluppo della filiera produttiva del frumento nel nordovest siriano”, sostenuto dai fondi otto per mille a gestione statale, che si pone l’obiettivo di contribuire alla sicurezza alimentare della popolazione locale e di rafforzarne la resilienza, fornendo supporto alimentare alle famiglie maggiormente vulnerabili e facilitando l’accesso degli agricoltori più vulnerabili agli input agricoli e alle sementi di grano per consentire loro di coltivare la terra.

La testimonianza di Amal

“Sono Amal, del villaggio di Kafr Rouhin, responsabile di otto figli. Ho perso mio marito durante la guerra e ho iniziato ad affrontare le difficoltà della vita da sola.
Non ho altra fonte di reddito che l’agricoltura e ho poca esperienza nella coltivazione del grano, ma alla luce dei prezzi e dei costi elevati, non posso coltivare il mio campo perché non ho né il grano né il fertilizzante.
Quando si avvicinava il momento di piantare il grano, il mio cuore tremava perché non potevo coltivare la mia terra. Ho cercato molto e non ho trovato nessuno che mi prestasse del denaro per coltivare i miei campi.
Mentre stavo andando a chiedere aiuto a un parente, ho visto una ragazza che diffondeva volantini e manifesti per le strade del villaggio e molte donne si riunivano intorno a lei. Le ho chiesto quale fosse il contenuto dei volantini e mi ha detto che l’organizzazione Kids Paradise (nostro partner locale, ndr) fornirà sostegno agli agricoltori del nostro villaggio e che ci sono delle condizioni per iscriversi.
Mi ha detto la data e il luogo per l’iscrizione.
Per la prima volta, dall’inizio della guerra  sentivo che c’era una speranza di coltivare la mia terra e che io e i miei figli non avremmo avuto bisogno di nessuno.
Il giorno stabilito per la registrazione, io e mio figlio maggiore ci siamo recati al luogo della registrazione. Il team è stato molto collaborativo.
C’era una squadra femminile per garantire la privacy alle contadine. L’équipe ha spiegato ai beneficiari i criteri di registrazione e che il processo di registrazione continuerà per tre giorni e che ci sono criteri specifici in base ai quali verranno selezionati i beneficiari.
Purtroppo, dopo aver pubblicato i nomi dei beneficiari del progetto, il mio nome non era presente.
Ma il personale mi ha detto che c’erano due giorni di tempo per presentare i reclami e che l’organizzazione riceve tutti i reclami degli agricoltori.
Nonostante la frustrazione e la disperazione, ho presentato un reclamo via WhatsApp e ho spiegato la mia situazione.
Solo pochi giorni fa l’équipe dell’organizzazione mi ha fatto visita e mi ha chiesto di portarli sul mio terreno agricolo e di fornire i documenti necessari per la proprietà del terreno.
Mi hanno detto che la loro visita era una risposta al mio reclamo e che entro pochi giorni mi avrebbero risposto.
Dopo pochissimi giorni è stato pubblicato l’elenco definitivo dei beneficiari e il mio nome figurava tra i contadini beneficiari.
La mia gioia era indescrivibile e non ci sono parole per esprimere la mia felicità e quella dei miei figli per essere stati accettati tra i beneficiari del progetto sul grano.
Era la prima volta che partecipavo a una formazione agricola ed ero molto eccitata per le informazioni e l’esperienza che avrei acquisito attraverso la formazione, dato che ho poca esperienza in agricoltura. È stata una formazione molto piacevole e con informazioni molto preziose. Lo stile del formatore è stato meraviglioso. Il tempo è passato velocemente e avrei voluto che la formazione durasse per giorni: il team agricolo ci ha spiegato le attività e ci ha assicurato il suo supporto per tutta la durata del progetto.
Finalmente è arrivato il momento atteso, il giorno della grande gioia. Quella che vedevo negli occhi dei miei figli.
Sono venuti con me al luogo di distribuzione del grano, dove abbiamo ricevuto la quantità di grano assegnataci, oltre a fertilizzanti e pesticidi. Inoltre, la squadra agricola ci ha detto che ci avrebbe accompagnato e avrebbe supervisionato la coltivazione del grano.”

Un aiuto per i bambini della Siria

Ai.Bi. continua a portare avanti in Siria progetti anche grazie ai contributi generosi di tutti coloro che aderiscono al progetto di Adozione a Distanza in Siria, per dare la possibilità di un futuro differente a tutti i bambini che da quando sono nati non hanno conosciuto che la guerra.
Anche tu puoi aiutare tanti minori abbandonati, decidendo di aderire al progetto di Ai.Bi. “Adotta a Distanza i bambini in Siria”, bastano 0,82 centesimi al giorno.

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