Siria. Shahd e Waad e i loro sogni nel cassetto

Andare a scuola e poter progettare una vita adulta ricca di speranze non è sempre ovvio. Grazie al Sostegno a Distanza, ai bambini siriani è ora garantito

Shahd e sua sorella Waad sono due educate studentesse della scuola di Morin, frequentano rispettivamente la seconda e la quarta elementare. Da un anno e mezzo a questa parte hanno dovuto lasciare il loro villaggio, situato nell’area pianeggiante di Idlib, nel nord ovest della Siria, per via dei frequenti bombardamenti. Oggi vivono in una tenda con i loro 3 fratelli e i genitori. La vita da sfollate ha ovviamente scosso le due sorelline che non solo hanno perso la loro casa e sono state costrette a dire addio alla loro città natale, ma hanno anche dovuto fare i conti con le difficoltà di accesso ai servizi educativi e agli episodi di bullismo che si verificano frequentemente in istituti scolastici sovraffollati.

Grazie al Sostegno a distanza di Ai.Bi., nella loro scuola sono stati costruiti un parco giochi e un orto nei quali potranno liberamente giocare, sperimentare e crescere con il prezioso supporto di tre operatori sociali che proporranno loro attività ludiche e di supporto psicosociale. Se fino a pochi mesi fa per le due sorelle andare a scuola era un peso, oggi, anche grazie al nostro intervento, ci raccontano che da grandi una vorrebbe fare la maestra per insegnare ai bambini che nella vita c’è bisogno di perseveranza e impegno, l’altra l’architetto per costruire ciò che è stato distrutto dalla guerra.

Ai.Bi. opera in Siria dal 2014 in supporto alle popolazioni civili nelle aree più colpite: prima a Homs  e Aleppo e, oggi, nella zona di Idlib, ancora teatro di scontri. L’intervento di Sostegno a Distanza assicura, in collaborazione con il partner siriano Kids Paradise, aiuti umanitari alle famiglie sfollate nei campi informali.

Con una donazione di 25 euro al mese, per te meno di un caffè al giorno, per loro la vita, potrai aiutare Ai.Bi. a supportare le famiglie e i minori siriani vittime della guerra che vivono nei campi profughi. Potrai seguire ogni mese l’evoluzione del progetto, iniziare a conoscere le storie delle nostre famiglie e dei loro bambini, condividerne le gioie, le sofferenze, le speranze… insomma diventerà, se lo vorrai, anche “il tuo progetto” e potrai così monitorare da vicino ogni progresso, grazie a costanti aggiornamenti.

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