Sostegno al Terzo Settore. Convol: “La rappresentanza del mondo del volontariato non può dipendere solo da criteri quantitativi”

volontariatoSul mondo del volontariato organizzato la politica non riesce a mettersi d’accordo. Lo dimostrano le lacune ancora presenti nella bozza di decreto legislativo in materia di “Misure di sostegno allo sviluppo del Terzo Settore”: uno schema che non valorizza appieno la realtà del volontariato e la lascia potenziale preda di lobbies e di rigidi criteri quantitativi. È quanto rileva la Convol – Conferenza permanente delle associazioni, federazioni e reti di volontariato – in una nota diffusa giovedì 9 marzo, con la quale si chiede un percorso più condiviso per la stesura dei decreti attuativi della legge.

Il Comitato di Presidenza e l’Assemblea della Convol, nel corso di una riunione tenutasi a Roma, hanno esaminato il testo del decreto. “Un’ennesima bozza di schema”, si legge nella nota, in cuinon sono state ancora individuate le attività di interesse generale per le quali, secondo la legge 106/2016 (la legge di riforma del Terzo Settore, ndr), devono essere riconosciute le organizzazioni di volontariato”.

In particolare la Convol punta l’attenzione su due aspetti in merito ai quali la bozza di decreto legislativo non può certo dirsi soddisfacente. Richiamando i documenti già inviati al governo e quelli pubblicati dal comitato “La parola ai volontari”, di cui la stessa Convol è tra i promotori, la Conferenza permanente rileva che “il mondo del volontariato organizzato debba essere promosso nella sua realtà, varietà e complessità e soprattutto che “la sua rappresentanza non possa dipendere da criteri quantitativi”.

La Convol chiede inoltre che l’attività di redazione dei decreti attuativi in materia di Terzo Settore sia resa pubblica e trasparente. Questo, al fine di impedire che lobbies più o meno forti possano influenzare testi di legge destinati a “incidere profondamente in una delle espressioni più importanti della cittadinanza attiva, quale è proprio il volontariato organizzato.

 

Di seguito riportiamo integralmente il testo del comunicato della Convol.

Il Comitato di Presidenza e l’Assemblea della ConVol riunitesi a Roma hanno esaminato la stesura dell’ennesima bozza di schema di documento legislativo recante “Misure di sostegno allo sviluppo del terzo settore” rilevando come non siano state ancora individuate le attività di interesse generale per le quali, secondo la legge 106/2016, devono essere riconosciute le organizzazioni di volontariato.

Inoltre la ConVol  richiamando i documenti già inviati al Governo ed anche quelli pubblicati dal Comitato “La parola ai volontari” – di cui è tra i promotori- sottolinea come il mondo del volontariato organizzato debba essere  promosso nella sua realtà, varietà e complessità e come la sua rappresentanza non possa dipendere da criteri quantitativi.

Occorrerebbe inoltre come più volte richiesto rendere pubblica e trasparente l’attività di redazione dei decreti attuativi. Ciò impedirebbe che testi destinati ad incidere profondamente in una delle espressioni più  importanti di cittadinanza attiva del Paese possano essere influenzati da lobbies più o meno forti.